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Lunedì 18/9/06 dopo aver discusso a lungo sul dove, come, con cosa, con chi, quando... ma mai chiedendosi il perchè.... dopo aver passato pomeriggi interi a giocare a rfactor sul pc per imparare bene la pista eccoci qui.. io e mio cugino, uniti più dalla passione che dalla parentela, in questa esperienza indimenticabile... In cosa consiste? Alla fine abbiamo optato per il massimo propostoci per la pista di Adria... ovvero 16 giri in F3 e 8 in World series... alcuni dati tecnici sulle vetture? Poco meno di 200 cv la prima, 420 la seconda. Ma cliccate QUI per maggiori dettagli! Partiamo la mattina da casa, destinazione Adria, un oretta di strada, ma sai mai, il traffico, un incidente, un imprevisto, partiamo con un leggero anticipo di 3 ore... ci si ferma su un bar per il pranzo e poi via, a varcare le porte dell'international raceway... luogo che peraltro riporta la mia memoria ad episodi non proprio bellissimi, ma è passato del tempo e quell'episodio è stato influenzato da fattori che han poco a che vedere con quello che è il correre in pista vero e proprio... inoltre ritengo che andare in pista con qualcosa a ruote coperte è come andare a letto con una modella e mettersi sei preservativi... Ok... parcheggiamo l'auto e andiamo in giro per i paddok a cercare il team che ci assisterà nell'esperienza, mentre in pista stan girando le moto dei privati... Il box è il primo e il personale aveva già provveduto a scaricare le monoposto Conosciamo li il titolare del tutto, nonchè l'organizzatore dell'evento, Rosario, il quale ci consegna le tute e ci fa una breve panoramica del tutto. L'evento vero e proprio ha inizio con il briefing. Briefing di oltre 2 ore dove Rosario e un pilota ci spiegano come comportarsi in pista, tecniche di guida e accorgimenti di sicurezza... All'uscita del briefing, l'idea che si ha in testa è che quei mezzi siano un qualcosa di estremamente complicato, pericoloso e delicato al tempo stesso... mah... Ore 16.30 dopo tante premesse si passa al "concreto"... l'ultima parte teorica dell'evento è condotta dal meccanico che una volta montati in monoposto ci spiega il funzionamento di alcune parti meccaniche basilari (cambio e accensione) su una monoposto. Devo dire che fino ad allora ero stato abbastanza tranquillo e rilassato, una volta "sceso" (ed è proprio il caso di dirlo!) in monoposto la produzione di adrenalina da parte del mio corpo ha cominciato a salire a livelli impressionanti... :)))))) bhe dicevo, il primo contatto statico con la F3 è avvenuto in occasione della spiegazione del funzionamento di cambio, frizione ed accensione della monoposto.... mi calo in vettura e mi viene detto di sedermi giù... al che rispondo che sono già "giù".. mi guardano con un sorrisino... realizzo quindi che bisogna proprio infossarsi dentro la vettura, scivolando in avanti con il sedere, dove alla fine si è in una posizione mista tra il seduto e il disteso... ma la cosa che fa più impressione è che la visuale esterna è coperta per il 50/60% dal cockpit... sono montato molte volte dentro la Ferarri f2004... ma un conto è stare dentro una ferrari che sta dentro al luogo dove nasce e attorno a te hai tavoli da lavoro, un conto è stare dentro una monoposto dove alzando lo sguardo vedi la pit-lane.. e sai che tra pochi minuti quel motore che è dietro di te comincerà a girare e ci sarai solo te, lei e la pista... cazzo che emozione!!! Approfitto di quei pochi minuti per entrare in confidenza con il cambio, imparare bene dove sono le marce (disposte come sulle vecchie sportive stradali bmw anni 70/80 e alcune "sportive" mercedes , le 190 2.5/2.3, ovvero con la prima marcia in basso a sx e la seconda in alto al centro) e familiarizzare con la pedaliera. Siamo divisi in due turni e io corro nel secondo, sto quindi a guardare come si comportano gli altri, curioso soprattutto di vedere se tutti partono, date le paventate difficoltà di uso della frizione... partono +o- tutti... dopo i loro giri toccherà a me... le vetture dopo alcuni minuti rientrano ai box... mi viene assegnata la numero 4, mi ri-calo in vettura, mi vengono strette le cinture.. in quel momento sei un tutt'uno con l'auto, bacino, torace, busto.. è tutto coeso con la vettura, non c'è spazio per muoversi di mezzo centimetro, solo le braccia solo libere... ok... ricordo bene la procedura di avviamento... si portano su "on" i due interrutori e si pigia il pulsante... gron... gron... ma non parte un tubo.. :( Viene collegata quindi una batteria aggiuntiva e il motore si avvia.. la corsa della frizione è breve, la frizione è pesante.. la prima è dentro... porto su di giri il motore, mollo piano la frizione, la vettura comincia a muoversi, rilascio piano la frizione e tengo su di giri... e via... pareva più difficile :) Il commissario a fine pit-lane non segnala nulla, via libera... han già corso, quindi le componenti meccaniche sono in temperatura... giù tutto e vediamo cosa fa questa bestiola! Seconda, terza... ma vado piano, il kart insegna che con le gomme fredde, l'aderenza è NULLA, qui non credo cambi molto... Uso il primo giro per capire un attimo come funzionano cambio e freni... fuori dall'ultima curva si presenta il dritto, si esce in seconda... giù tutto, il contagiri sale... e con esso le vibrazioni meccaniche che tramette il motore, 3°, 4°, 5°... quello che fa impressione non è tanto la potenza in se (il kart ha un accelerazione molto superiore, anche se non raggiunge le velocità di questa monoposto), ma il contesto nella quale essa viene erogata, sentire che anche nelle marce alte, di potenza da metter giù ce n'è... le vibrazioni che aumentano con il salir di giri e di velocità, uno scomodissimo quanto bellissimo cambio, freni potentissimi... fantastico :) Comincio a prendere un po di confidenza con il mezzo e comincio a provare freni, doppietta, aderenza.. e c'è da divertirsi :) Anche perchè durante il briefing ci avevano fatto una testa così con il fatto di non accelerare a volante girato in uscita di curva, pena il testacoda.. ma devo dire che (a gomme calde) girarsi per un sovrasterzo di potenza con quelle vetture li, è abbatsanza difficile, anzi, era piacevole cercare il punto massimo di aderenza in accelerazione fuori dalle curve lente...! Bello anche il cambio, un po ostico da usare... le istruzioni impartite dal meccanico durante la presentazione della vettura sono state preziose... a cambiare correndo allegramente non c'è alcun problema... il problema è quando vai piano... li comincia ad impuntarsi e a non essere più così preciso come quando vai forte... quello che mi è piaciuto molto è stata la sensibilità del cambio stesso.. distante anni luce da quello di una vettura moderna da strada, nudo e crudo, li a trasmetterti vibrazioni, impuntamenti o innesti del rapporto... e quindi a farti sentire ancor più un tutt'uno con la vettura. Dopo 8 giri rientriamo ai box, per una pausa e per sentire le opinioni di chi ci osservava al fine di migliorare lo stile di guida. Dopo pochi minuti ripartiamo, ri-scaldo le gomme e via per nuove emozioni... si sa però che quando cerchi un po troppa confidenza con un mezzo che non conosci rischi di combinare qualche "cappella"... infatti fuori dagli obbiettivi delle fotocamere e della videocamera di Alessio, ma non fuori dalla visuale di Rosario, sono arrivato così un po al limite in una staccata e ho inserito ugualmente la vettura in curva... solo che era troppo sbilanciata e il testacoda è stato inevitabile (o meglio, era recuperabile, solo che manca appunto l'esperienza per recuperarlo :)... son rimasto in pista comunque, 1° e via di nuovo :) Finisce purtroppo anche la seconda sessione, ma la tristezza dovuta al fatto che non guiderò più la F3, è ampiamente copensata dal fatto che li nel box c'è lei... la Formula nissan ad attendermi... Dopo l'inevitabile tirata d'orecchie per il testacoda da parte di Rosario, vengo richiamato una seconda volta... questa volta Rosario mi dice che secondo lui è tardi, è buio, comincia a calare l'umidità, ma soprattutto il sole non batte più e comincia a fare freschino.. il che significa che le gomme difficilmente andranno in temperatura sulla nissan e che potrebbe anche essere pericoloso correre così... però l'ultima decisione spetta ovviamente a me... La risposta è ovvia... mi pareva di essere un bambino che aveva appena scartato il regalo di natale, non aveva nessuna importanza se c'erano delle limitazioni... la voglia di montar la dentro era veramente troppa... Rosario mi congeda con un "mi raccomando...." con uno sguardo che dava adito a poche interpretazioni... mi calo in abitacolo... e noto immediatamente una difficoltà nell'azionare i pedali, soprattutto quello del freno e della frizione perchè sono troppo ravvicinati (o ho il piede troppo grande io)... spiego le perplessità al meccanico che mi assiste, il quale mi da un po di dritte per agevoalrmi.. con u po di contorsionismi da fermo trovo una posizione consona, mi chiedo se riuscirò a tenerla in pista... qui lo scenario è simile alla F3.. però ti rendi già conto delle differenze... Sembra veramente di stare dentro una F1 di pochi anni fa... le differenze sono minime se togliamo dalla visuale la leva del cambio sequenziale... l'adrenalina scorre a fiumi ormai... :) Anche questa macchina ha la batteria un po giù così mi viene collegata quella ausiliaria... il rombo è goffo al minimo, penetrante e cattivo appena sfiori il gas... chiudo gli occhi un attimo, in cerca della concentrazione necessaria, lascio la frizione, accelero, si muove... e via, lasciandomi alle spalle un rombo che già presupponeva qualcosa di molto cattivo.. sono fuori dai box... freno e capisco che il piede appoggiato sulla frizione, così come è messo non dovrebbe darmi fastidio in frenata, scalo, affronto la prima curva.. l'auto è dritta... e do gas... la voglia di vedere cosa spinge una macchina del genere è troppo forte... e va... cavolo se va... ottimo e veloce anche il cambio sequenziale... mi ripeto nel dritto... 2°, 3°, 4° 5°... lo scenario che hai attorno che ti passa sempre più veloce, i led sul volante ad indicare i giri che si accendono uno dopo l'altro, le vibrazioni, la spinta sul sedile... bhe ometto la descrizione di tutto perchè non credo possano esserci parole per descrivere una simile emozione... è come se qualcuno provasse a descrivermi cosa si prova a buttarsi giù con il bungee jumping a me che non l'ho mia fatto... non ci riuscirebbe perchè sono sensazioni che non possono essere accostate a nessun'altra cosa che si prova nella vita quotidiana... e soprattutto sono sensazioni che nel corpo di un appassionato mutano in emozioni... quindi... vi lascio immaginare... Al 4° giro mi viene esposto il cartello "box" con l'obbligo di rientrare.. mi godo il mio ultimo giro, l'ultima tirata, l'ultima staccata, l'ultima scalata... E poi li... fermo nel box, triste perchè non avrei mai voluto scendere da li, ma con un sorriso da ebete che ho ancora stampato in faccia mentre scrivo questo breve report... Mi si avvicina Rosario il quale si scusa per avermi fatto rientrare, ma secondo lui le condizioni non permettevano di andare oltre... vabè peccato da una parte, e peccato anche dall'altra.. perchè con il sole probabilmente avrei potuto saggiare meglio le potenzilità della vettura messa a disposizione.... A fine giornata mio fratello mi chiede "ma lo rifaresti?" la risposta è stata chiara, inequivocabile e pienamente condivisa da mio cugino "no... non è che lo rifarei... LO RIFARO' !" :D Magari l'anno prossima con la regina delle competizioni... la F1... Saldiamo quanto dovuto a Rosario e ci congediamo quindi con un arrivederci.. e con la bellissima sensazione di camminare a un metro da terra... :))))))))) Per maggiori info su costi, piste, date e casini vari ecco il sito della Puresport: www.puresport.it Purtroppo a causa delle velocità di queste vetture e dell'oscurità che incombeva nel circuito durante la mia prova con la nissan, le foto sono venute TUTTE mosse... e non posso quindi pubblicarle sul sito... :/ Attendo comunque fiducioso le foto fatte da mia cugina... ripassate per di qua tra qualche giorno :) |