Canone RAI

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PERCHE' NON PAGARE PIU' IL CANONE RAI

La RAI - Radio Televisione Italiana è sempre più utilizzata come strumento di potere, alla faccia di qualsiasi libertà e diritto di informazione obiettiva. Come la gran parte della stampa, la RAI è sotto stretto controllo delle "forze" che controllano lo Stato Italiano, e con ciò non si intende parlare solo di partiti politici... Vengono opportunamente nascoste o distorte le informazioni più scomode, dando una visione della realtà dei fatti quasi regolarmente deformata a fini di controllo del pensiero.

 

Ad ogni cambio di governo la prima attenzione è sempre rigorosamente rivolta al rimpasto della dirigenza RAI, perché è da lì che si controllano le informazioni che arrivano alla gente, e da lì si controllano di conseguenza le loro opinioni ed i loro orientamenti politici. Solo il 10% della popolazione si informa infatti anche tramite i giornali (fra i quali almeno c'è qualche rara voce libera), così che l'etere, tutto sotto controllo, è di fatto l'esclusivo detentore dell'informazione.

Oltre al danno la beffa: la RAI si mantiene grazie ad un canone di "abbonamento" obbligatorio (di solito gli abbonamenti sono una libera scelta...) istituito per Decreto del Re Vittorio Emanuele III nel lontano 1938 (mediante un regio decreto, mai modificato dal 1938 ad oggi...!!!!), quando il fascismo era una realtà e non era molto consigliabile criticare le cose poco democratiche.
Non solo, la RAI prende soldi dallo Stato Italiano, vale a dire dalle tasche dei cittadini ancora una volta. E come se non bastasse questo carrozzone vuole anche gli introiti pubblicitari !
In sostanza è come pagare tre volte per avere in cambio un indecente (dis)servizio. A ben vedere per lo stato italiano è una consuetudine far pagare le stesse cose più volte, basta vedere la Sanità, le pensioni, le bollette con doppia tassazione (per esempio IVA sull'imposta di consumo).
Pochi sanno però che la RAI deve allo stato il 7% sui canoni per pagare la vera tassa (tassa di concessione governativa). Pochi sanno che per ben tre anni la RAI non ha versato questa tassa e che quindi i cittadini sono obbligati dalla legge a sovvenzionare un PALESE EVASORE FISCALE.

Se a questo punto il vostro fegato è abbastanza ingrossato, togliamoci una soddisfazione, facciamoci almeno un po' di giustizia:

DISDICIAMO IL CANONE !

 


DI CERTO NON FALLIRANNO, MA ALMENO NON AVREMO CONTRIBUITO A UN VERGOGNOSO DISSERVIZIO CHE HA BEN POCO A CHE FARE CON LA VERA CULTURA E LA LIBERA INFORMAZIONE.

COME NON PAGARE IL CANONE RAI

Innanzitutto se non avete già l'abbonamento ed acquistate un televisore, non date mai i vostri dati personali al negoziante, non insisterà se invocate la legge della privacy o se semplicemente gli dite che allora l'acquisto non vi interessa più; ricordate che comunque lui non è un pubblico ufficiale e non può chiedervi i documenti....
Se possibile non fatevi consegnare il televisore a casa , portatelo via personalmente o almeno fatelo consegnare presso un amico che già paga il canone.
Ignorate qualunque lettera targata RAI, S.A.T., per quanto minacciose, soprattutto se non sono Raccomandate. Ogni tanto prendono l'elenco dei residenti e mandano le lettere a chi non risulta avere un abbonamento, ci provano perché sanno che in molti ci cascano.
Ricordatevi che il vostro domicilio è inviolabile e che nessuno può pretendere di entrare per nessuna ragione senza un mandato, nemmeno una forza dell'ordine come un poliziotto o un carabiniere! (non si è MAI visto un Giudice firmare un mandato per cose così ridicole).

Se ho un tablet o un pc o un cellulare pago il canone?

Il Re nel 1938 non poteva immaginare che a distanza di tanti anni sarebbero nati i telefonini, i computer, i forni a microonde con display e gli ipad... quindi quando scrisse che gli "apparecchi atti o adattabili alla recezione del segnale radiotelevisivo" dovevano pagare il canone non immaginò quale confusione avrebbe potuto creare 70 anni dopo.... per fortuna, con circolare del 22 febbraio 2012 (scaricabile da QUI), l'Agenzia delle Entrate fa chiarezza su questa zona "grigia" della legge e stabilisce che ***NON DEVONO PAGARE IL CANONE***
- i tablet (ipad, samsung, android o altro che siano amenochè non abbiano un sintonizzatore DVB-H integrato. Mi risulta che ad oggi non ce ne siano in vendita di questo tipo);
- i cellulari (iphone, galaxy, android, windows mobile... TUTTI i cellulari TRANNE i quei pochi"videofonini" in grado di ricevere nativamente il segnale DVB-H come il nokia 5330 tv edition o l'LG U900 (attenzione, non i cellulari in grado di visualizzare la tv attraverso rete 3g, ma quelli dotati di sintonizzatore DVB-H, se guardando la tv sul telefono consumate traffico dati NON avete il sintonizzatore DVB-H e il vostro telefono NON è soggetto al pagamento del canone!!);
- i computer, ma solo quelli SENZA il sintonizzatore TV. Se c'è il sintonizzatore, ovvero se è possibile attaccare l'antenna tv al pc o se il pc ha un antenna per la tv, allora va pagato il canone;
- i riproduttori multimediali SENZA ricevitore TV (ovvero senza a possibilità di attaccarci l'antenna)
Invece il possesso di decoder, tv, tv portatili, decoder ecc ecc. implica il pagamento del canone RAI

Se invece già pagate il canone RAI....

Se invece già pagate il cosiddetto "abbonamento" per non pagarlo più le regole del Re non sono praticamente cambiate, l'R.D.L. n. 246 del 21 Febbraio 1938 prevede infatti solo tre possibilità (cose dell'altro mondo...):

1 - suggellazione (sigillazione) dell'intero televisore (metodo consigliato);
1 - denuncia di cessione del televisore a terzi (che subentrano nel cosiddetto "abbonamento");
3 - alienazione dell'apparecchio.

1 - Suggellazione del televisore:
E' il sistema più usato e che consigliamo. Basta versare 5.16 euro a mezzo Vaglia Postale Interno indirizzato a:

Ag. delle Entrate
DP I Uff. Terr. To 1
Casella Postale 22
10121 – Torino
Vaglia e Risparmi

indicando la causale "diritti per spese chiusura apparecchio televisivo, ruolo n. XXXXXXX"
(il numero di ruolo è indicato nel libretto di abbonamento e nei bollettini di pagamento del canone)
Scaricare, stampare e compilare l'apposito modulo (scaricabile da QUI), indicando il numero del Vaglia, la data del Vaglia, firmate e fate una fotocopia, inviate il modulo in Raccomandata con Ricevuta di Ritorno senza busta (piegate il foglio in 3 parti e chiudere il tutto con un piccolo pezzo di scotch), almeno qualche settimana prima del 31 Dicembre a:

Agenzia delle Entrate S.A.T.
Sportello Abbonamenti TV
Ufficio Torino 1
c.p. 22 – 10121 Torino

Conservate la ricevuta della Raccomandata e la fotocopia.

E' più facile di quel che può sembrare considerato che ben difficilmente verranno a sigillarvi il televisore. (non conosco nessuno a cui è successo....)
Se anche venissero non possono entrare senza mandato e se proprio siete buoni, fategli fare l'operazione fuori, in mezzo alla strada se necessario. In un secondo tempo la suggellazione ovviamente può essere tolta, previa richiesta scritta, e facendo ovviamente ripartire il canone.
L'operazione di suggellazione prevista dalla legge è incredibile: personale della Guardia di Finanza dovrebbe venire (senza necessariamente entrare in casa) per racchiudere il famigerato apparecchio televisivo dentro un sacco di juta adeguatamente sigillato. Nella realtà dei fatti ciò non accade più, al nostro povero Stato conviene in ogni caso lasciare che i televisori restino nelle case ben accesi, per controllare per bene l'informazione dei suoi sudditi. Una volta richiesta però la suggellazione si può continuare ad usare la tv senza pagare il canone finchè non verrà qualcuno a fare l'operazione richiesta (cioè mai).

Non chiedete di sigillare i soli canali RAI !  Il canone RAI è un tassa per il possesso di una tv, non ua tassa per vedere la RAI, sarebbe come pretendere di non pagare il bollo auto perchè si circola solo all'estero... Qualcuno in buona fede ha aggiunto questa frase nella cartolina D o tramite lettera, con risultato che la S.A.T. ha considerato NULLA la richiesta, procedendo con le richieste dei pagamenti + mora + interessi...
Sappiamo bene che questa sarebbe come minimo una cosa sensata in democrazia, visto che nessuno ha chiesto alla RAI di emanare le sue onde nelle nostre abitazioni. Purtroppo per la legge basta il solo possesso o la detenzione di un televisore qualsiasi, (anche se nella vostra zona la RAI non si ricevesse, anche se il televisore fosse guasto !) per far scaturire l'obbligo del canone imposto, fino ad arrivare al pignoramento.

2 - Cessione del televisore a terzi:
In questo caso è sufficiente pagare il vaglia e compilare il modulo del punto precedente indicando i dati del nuovo possessore o detentore*, ed inviarla SENZA BUSTA in Raccomandata con Ricevuta di Ritorno entro il 31 Dicembre. Meglio farlo almeno qualche settimana prima perché in qualche caso hanno avuto il coraggio di contestare che è pervenuta dopo il termine.

* Possessore è il proprietario, detentore è chi usa l'apparecchio di fatto. Se il televisore è stato venduto andrà  il nuovo proprietario, se il televisore è stato consegnato a terzi (ad esempio in prestito), chi lo riceve è il detentore, che deve ugualmente pagare il canone. Le leggi recenti sulla RAI fanno una confusione spaventosa di questi due termini appositamente per far rientrare nel canone qualsiasi ipotesi, anche ovviamente quest'ultima, in barba ad ogni buon senso.

3 - Alienazione della televisione (rottamazione, furto, incendio...) 

Nel caso decidessimo di rottamare la tv, essa va conferita agli appositi centri di smaltimento (ecocentro comunale) e poi va inviato il solito modulo (vedi al punto precedente) con il solito vaglia (vedi sempre punto precedente). Scegliendo questo modulo siamo costretti a portare una tv all'ecocentro o a presentare una denuncia di furto.

Le 100 tasse più assurde!

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