LA «DEMOLITION NIGHT» IN UNA DISCOTECA BERGAMASCA
C'è da spaccare una macchina
di Giuseppe Fumagalli 20/12/2002
È il modo piuttosto inconsueto di passare il sabato sera proposto dal
Bolgia di Osio Sopra (Bergamo),
Una Porsche fatta a pezzi da «cubisti» armati di mazze e dai clienti.
È l'ultima stravaganza del popolo della notte La notizia è che una
Porsche 944 turbo, rossa, motore tre litri sovralimentato, pneumatici
larghi e ribassati, alettone d'ordinanza e carrozzeria da corsa, è
andata in pista e ne è uscita fracassata in mille pezzi. Ognuno può
immaginare la scena come vuole. Ma nessuno potrebbe immaginarla com'è
davvero andata. La Porsche è la Porsche, ma la pista è quella di una
discoteca che dall'inizio di dicembre parla alla tribù della notte con
l'ultimo ritmo di un micidiale tam tam. Dove le battute della musica,
solo e implacabilmente house, si mescolano e si confondono coi colpi
delle spranghe e delle mazze e la furia di un pubblico scatenato a
calci e pugni contro un oggetto condannato alla distruzione. Si chiama
Demolition night. È il modo piuttosto inconsueto di passare il sabato
sera proposto dal Bolgia di Osio Sopra (Bergamo), un locale aperto tre
mesi fa, con ingresso affacciato sull'autostrada A4, di fronte agli
impianti siderurgici della Dalmine. Le vittime predestinate della
prima notte, il 7 dicembre scorso, sono state una Ford Sierra
ribaltata ruote all'aria davanti all'entrata della discoteca e,
travolta da un insolito destino, la povera Porsche 944 turbo. Il
bolide rosso aveva tutte le sue cosine ancora perfettamente a posto. A
poche decine di metri, sul nastro d'asfalto della Serenissima, avrebbe
ancora saputo dare la paga a chiunque. Ma, come una bestia al
mattatoio, ha preso la strada di una fine ingloriosa. Piantata sulle
quattro ruote, è stata lasciata al centro della pista, coperta da un
telo. Alle 2 di notte, con la musica al massimo e 1.800 persone in
delirio, il telo è stato strappato e un gruppo di palestrati a torso
nudo, col volto nascosto sotto una maschera di cuoio, ha dato il via
al sabba di Demolition night. Nell'abitacolo c'era un sistema di
microfoni che diffondeva i colpi delle spranghe e dei martelli e li
mixava alla musica. Il percussionista Luca Monti ha improvvisato una
performance scatenandosi in un assolo sulle lamiere. E dopo di lui,
sulla carrozzeria già sfondata si è avventato il pubblico. A rotazione
almeno un centinaio di persone hanno saltato e ballato sul tetto e sul
cofano della Porsche. Nella devastazione finale le più meticolose
esecutrici sono state le ragazze. Non rimarrà un caso isolato. «Avevo
paura che si potesse perdere il controllo della situazione» ha
commentato Giordano Vecchi, 24 anni, titolare del locale, «ma la gente
in sala ha capito lo spirito di Demolition night. È spettacolo, non
vandalismo. E quando il dj ha detto stop la festa è andata avanti
tranquilla, fino all'alba».