La triste storia....

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Sabato, 11/5/02, ieri, un sabato come tanti altri, con gli amici si decide
di andare in discoteca, solita diatriba per chi guida, alla fine, come
accade spesso, si prende la mia auto e si va a destinazione.
Domenica, 12/5/02, ore 05.18, il GTI parte dal parcheggio della discoteca per il suo ultimo viaggio. Come al solito mi metto alla guida rilassato, lucido, andatura tranquilla, tranquillissima, forse troppo.....
ore 05.30 circa lungo la statale c'è un semaforo lampeggiante, non noto il triangolo vicino al semaforo nella mia direzione, lo noto invece nel
semaforo della strada che incrocio, ho la precedenza, a 100 mt dall'incrocio un'auto sfreccia ignorando la precedenza, la mia mente va subito a pensare cosa potrebbe essere successo se fossi capitato la 5 secondi prima.... vabè, il ritorno verso casa prosegue.
ore 05.43 lungo rittilineo sulla statale strada larga il giusto, fosso a
destra e sinistra con profondità circa 2 metri, si viaggia a 70 orari, in
macchina siamo in 4. Ho l'abitudine di guardare ogni tanto lo specchietto retrovisore, quello al centro del parabrezza, come da abitudine lancio un occhiata e vedo la sagoma di un Tigra giallo a 3-4 metri dal mio paraurti posteriore ad una velocità che è circa la doppia della mia, non faccio neanche in tempo a reagire....


la botta è micidiale, il GTI sovrasterza senza speranza di poterlo
controllare, con la coda che allarga verso sx e il muso che punta il fosso, inutile il controsterzo, la macchina va giù per il fosso e si cappotta, dopo pochi secondi siamo fermi. Già prima di cadere nel fosso la mia mente era rivolta se la macchina si poteva salvare o meno, quando ha cappottato, l'irreparabilità della cosa era evidente ed ero già disperato. I pensieri però cambiarono decisamente aspetto, quando ho percepito che i piedi erano in mezzo all'acqua e mi ha pervaso la paura che la macchina potesse affondare nel fosso con noi dentro. Le lamiere erano contorte e non c'era modo di uscire da nessuna parte. Cominciamo a chiamarci, tutti rispondiamo, il panico ha il sopravvento, cominciamo a dimenarci a trovare un varco d'uscita che non c'è sono stati i 5 secondi più lunghi della mia vita, i 5 secondi in cui hai il panico dentro, ti passano in un attimo tutti i bei momenti di una vita, attimi in cui guardi in faccia ad un amico e capisci che tra pochi secondi non potrai più rivederlo..... Sono attimi a dir poco terribili, indescrivibili, e nessun commento potrebbe far minimamente percepire quelle sensazioni a chi legge..... I timori si placano subito dopo, quando capiamo che in realtà nel fosso, ci sono 20 cm d'acqua. ci sinceriamo delle condizioni di tutti, all'apparenza nessuno ha riportato gravi danni, l'unico cell che funziona è il mio e chiamo immediatamente al polizia, tempestivi i soccorsi.Subito dopo chiamo casa, dopo 7-8 squilli, mia madre con un agghiacciante "pronto" risponde al tel, "mamma, ciao" "cosa è successo Andrea???????" "non preoccuparti, sto bene..." "dove sei ora?" "eh, in un fosso con la macchina cappottata..." Durante l'arrivo dei soccorsi, dopo aver capito che stavamo bene tutti, i miei pensieri sono tornati la, su quel cumulo di lamiere nere che fino a pochi attimi prima rappresentavano l'oggetto al quale più tenevo a 'sto mondo e il pianto è stato l'unico sfogo. Quando mi hanno tirato fuori non ho osato guardare la macchina, sarei rimasto la fino a non so quando..... domani o dopodomani andrò a dargli l'addio, ora giace in una carrozzeria, non oso immaginare al scena. Appena posso metterò on-line le foto di ciò che ne è rimasto.

Sono appena tornato dall'ospedale, nessuno si è fatto nulla di grave, Ale ha rischiato di rimaner paralizzato per tutta la vita, causa una frattura ad una vertebra che non ha leso il midollo spinale per miracolo (ho perso il conto di quanti ce ne sono stati in questa storia, un enorme GRAZIE a DIO) niente ossa rotte per nessuno, io ho un po di mal di schiena e basta.

Lassù Lui ci è stato molto vicino, il fosso non aveva acqua, su quel tratto non c'erano platani, la macchina ha resistito abbastanza, le casse posteriori (non certo leggerissime) sono state scaraventate via dopo il tamponamento non colpendo nessuno, per una serie incredibile di coincidenze non ci siamo fatti nulla...


Ora sono qua e mi rimangono solo qualche foto e i ricordi di tante emozioni indimenticabili in 14.150km insieme, con le lacrime agli occhi,

addio Piero, il Golf nero 08/02/1990 - 12/05/2002.

Il conforto degli amici

Gli articoli della stampa locale

Oggi, 14/5/02 sono andato a vedere come sta la mia ormai ex macchina, prima di partire mia madre mi ha somministrato degli antinfiammatori per la schiena, in seguito scoprii che era un tranquillante, forse meglio così. Appena sono arrivato ho visto la Tigra che mi ha centrato, aveva delle cazzate folia-tec sul cofano bleah, vabè, non commento, non mi par di aver visto sangue sull'air-bag, male.... vabè, poco più in la una scena agghiaccante, una mascherina infangata, integra, con i 4 fari e 2 abbagianti separati che riflettevano una luce in lontananza, quasi a salutarmi, sopra, un telo...
Tolto il nylon lo spettacolo era agghiacciante... a vederla da davanti, stava benone, il muso è integro, un po ammaccato il parafango, ma nulla di grave, di profilo e da dietro però, è un disastro :° dalla parte del passeggero il tetto comincia dove comincia(va) il finestrino, dalla parte mia, la porta ha ancora la sua forma originaria (non ho detto che è integra eh!!). il posteriore è rientrato di un bel po.... passiamo ad una analisi tecnica e non sentimentale: dietro pare che abbia preso un palo a 70 in retro, al centro il paraurti è rientrato di una 20-30 cm, il portellone posteriore non sembra aver subito danni in seguito all'impatto, i fanali post. sono integri, solo il cappottamento ha fatto saltar via la plastica colorata che comunque è integra. la ruota posteriore sinistra è decisamente fuori convergenza e guardando la macchina dall'alto appare così

davanti
|    |

\    |
dietro

segno che il forte urto ha sballato la convergenza.

moltissimi altri danni da attribuire al cappottamento, a cominciare dalle
due fiancate, ma soprattutto dal tetto che ha ceduto di brutto dalla parte
passeggero.

Conclusioni:
Buona, anzi ottima la resistenza al tamponamento del Golf, il tamponamento ha interessato anche il serbatoio che si è accartocciato ma non rotto.
Parere negativo invece per la resistenza del tetto, contando che era 3
porte, credevo che i montanti tra i 2 finestrini tenessero di più... vabè, è andata bene lo stesso

 

Penso che queste foto abbiano bisogno di ben pochi commenti, ne riporto uno, fatto da "Legno", che mi ha colpito particolarmente:

"Avrei voluto conoscerlo "Piero".. Credevo fosse un tipo tosto.. E così si e rivelato, ha salvato la pelle a te ed ai tuoi amici.. sacrificandosi."

Un immenso GRAZIE va anche a lassù, e queste foto sono la testimonianza che in quel momento, qualcuno, ci stava certamente pensando!

In fondo ci sono le foto della Tigra che mi ha centrato, Silvia, se mai finirai a leggere queste righe, sappi che ti auguro che nella tua vita qualcuno venga a distruggere la cosa alla quale tieni di +, hai tutto il mio disprezzo.

Qui invece si trovano le foto del luogo dell'incidente (Tnk to "Mamari"!)

Sabato 25/5/02 sono stato in carrozzeria a recuperare il recuperabile, lunedi' Piero sarà portato in demolizione....

Stamane hanno portato il Golf dalla carrozzeria alla demolizione, smetto di lavorare alle 14, e, come d'accordo con il demolitore, mi reco in demolizione appena possibile per smontare altre poche cose (dischi e pastiglie ant. gomme e cerchi). Vado la, e Piero sta sopra a una 155 e una bmw 3 e qualcosa. mi armo di scala e cerco di capire come cacchio si leva il disco e le pastiglie (per le gomme e cerchi avevano già provveduto). Dopo 2 ore e un po di aiuti il tutto viene via, appena in tempo, in quanto la macchina doveva essere pressata.
Volevo star la a vedere la scena....
Vado a lavarmi le mani e chiedo un giornale per mettere via i pezzi
smontati, in realtà mi serviva qualcosa per asciugarmi le lacrime...
Torno in "zona pressa" e dopo un po' prendono con la gru la macchina e la mettono in pressa.... [tralascio volutamente la descrizione di tutto]

In un vecchio post che non sono riuscito a recuperare con google scrivevo che avevo assistito per la prima volta al momento in cui pressano le auto, le mettono in pressa, con il gancio gli sradicano il motore e poi le schiacciano.... e la mia mente allora andava al giorno in cui anche il mio GTI avrebbe subito quella sorte, in quel momento, mi promettei di non riservargliela mai, promettendomi di fare il possibile per demolire solo le targhe e tenere quel sogno inseguito fin da quando avevo 5 anni, ovvero da quando mio padre si comperò il GTI II, ma allora ritenevo che il Golf dovesse essere pressato solo per motivi di "vecchiaia", e anche se avesse subito un incidente l'avrei riparato (certo, chi mai avrebbe però pensato ad un incidente del genere????), invece quel triste giorno è arrivato....

Sono tristissimo...........

Il 9/1/2002, in un post scrivevo:

"....Ovvio che il posto, ad un appassionato come me,mette molta tristezza, la
cosa più triste che ho visto è che mettevano le macchine sopra un sostegno,
con l'ageggio che usano per spostarle (quella gru con una grande pinza)
aprivano il corano e ne estirpavano brutalmente il motore, poi prendevano la
vettura e la cubettizzavano.....
al solo pensiero che la mia compagnia di viaggi subisse quel barbaro
trattamento mi è venuta la pelle d'oca!!! In quell'occasione mi son promesso
che (se mai dovessi farlo) non demolirò mai la mia Golf....."

Riporto qui di seguito una discussione tra me e "D." in IDA in proposito a quanto sopra:

> Mi sono commosso leggendo il triste finale della storia di Piero, il
> Golf nero di Borto.Con Borto li' che guardava mentre lo "pressavano"...
> pazzesco, il vero amore puo' tutto.


Già, ora che non sono più sull' onda dell'emozione del post di ieri, devo
dire che quella di ieri è stata la parte più toccante di tutte queste due
settimane e più ci penso e sempre meno voglia ho di montare dentro ad un altra golf, per la paura di non trovare quel qualcosa che caratterizzava la mia ex Golf....
Ti assicuro che qualche lacrima mi scende ancora rileggendo il tuo post,
veramnte non meriti quel nick....

> Ma mi e' venuto da pensare. A noi, gli apassionati d'auto, gli "idani" e
> i mille altri al mondo, solitari o uniti da chissa' quali e quante sigle
> strane, e alla demolizione della auto. Quanti di noi hanno sofferto
> all'idea che la nostra amatissima (che poi magari si chiamava Piero o
> Ugo...) finisse un giorno cosi'... e quanti l'hanno poi dovuta davvero
> condurre a quella sorte, anche se in modo meno brutale di come e'
> succeso a Borto (ma quella di Piero e' tutta una sotria a tinte forti, e
> forse il suo finale e' apprropriato: forse Piero non era tipo da stare
> due o tre mesi a morire lentamente sotto il sole d'estate, in mezzo a
> vecchie signore che erano li' per un motore fuso, un ricambio troppo
> caro, o peggio l'offerta "rottamazione" di un concessionario. Se n'e'
> andato di colpo, senza indugi, come un uomo forte quando sa che non c'e'
> piu' nulla da fare, e le parole sono inutili).

2 settimane e 2 giorni fa non avrei MAI e poi MAI pensato che quello che è
successo ieri potesse succedere, invece........ :°

> E da bambini: a quanti e' capitato di veder demolire un'auto, e sentirsi
> come se uccidessero una persona. Forse perche' un'auto ha i fari che
> sembrano occhi, e che spesso sembrano ancora guardare anche quando il
> resto e' ruggine e devastazione.

E ho provato a malincuore anche questo, a vedere la macchina pressata, con
quei due occhi felini, gialli (erano gli attacchi delle sospensioni sotto il
cofano), anzi, giallognoli, che davano proprio l'idea di un felino ormai
spento.....

Forse perche' sembra strano al bambino
> che la stessa auto cosi' curata e amata dal papa' che magari la porta a
> lavare tutte le domeniche, la spolvera col piumino e si arrabbia se
> qualcuno in parcheggio le fa dei graffietti che solo lui riesce a
> vedere, quella stessa auto possa essere lasciata li' da sola a morire,
> coi ragazzi che la prendono a sassate, finche' una gru mostruosa se la
> porta via accartocciandola come la stagnola delle caramelle.


E ho provato anche questo, la macchina era ovviamnete un Golf, un GTI II grigio canna di fucile, di mio padre, che anche lui aveva massima cura del suo mezzo meccanico....

> Io ricordo un giorno, a passeggio o forse in bicicletta con mio padre.
> Un demolitore di quelli abusivi, piccoli, che tengono una decina di auto
> a marcire per mesi, a volte anni. Ci passavamo tutti i giorni, e
> raramente cambiava qualcosa. Un giorno pero' c'era rumore e movimento.
> Un camion con la sua gru a ragno infieriva, triturava, divorava
> automobili. Ricordo una 128 gialla, la gru che sfonda il vetro,
> schiaccia il tetto e scivolando goffamente apre uno squarcio nel cofano:
> l'unghiata di un mostro, su un animale indifeso e inerme. C'era un uomo
> ai comandi, e non penso che si divertisse, si guadagnava la giornata.
> Erano tempi piu' duri di adesso, ma forse un 128 giallo ce l'aveva anche
> lui a casa, e lo spolverava ogni mattina. Chissa'.


Il demolitore, penso mi abbia preso per pazzo ieri, soprattutto dopo che avevo assistito alla demolizione di un civic, pensando ovviamente con il cuore in gola che quella sarebbe stata la sorte di Piero, con il cuore in gola sono andato a chiedergli se poteva pressare Piero dopo il civic......
Ma lui l'ha pressato con la solita indifferenza di come pressava gli altri
mezzi di trasporto che erano la, ignorando che stava in realtà ponendo fine a quel qualcosa che per un ragazzo aveva significato e significa tutt'ora dentro di me tanto, tantissimo........

> Forse e li' che siamo diventati idani, appassionati. Nel vedere -
> proprio ne momento in cui finiva - quella strana vita dell'auto, dove
> molti vedono solo ferro, tecnologia, utilita', magari un po' di
> prestigio nei primi anni, e niente piu'. Forse in ogni idano, quando
> guarda il frontale della sua auto parcheggiata nel box, o mentre esce
> dal tunnel dell'autolavaggio, c'e' il bambino che si aspetta che quei
> fari gli mandino spontaneamente un cenno di saluto.


La demolizione è spesso stata meta dei mie sabato mattina, qunado nonostante le ore piccole del venerdì, mi alzavo per andare a vedere se c'era un qualcosa per abbellire e personalizzare Piero...

> Forse quando andiamo in giro - e so che non sono l'unico a farlo - per
> demolitori, in cerca di ricambi per la nostra auto, e ci aggiramo
> angosciati fra quelle sorelle piu' sfortunate che non possiamo salvare,
> non e' solo un risparmio economico che cerchiamo, e neppure un pezzo
> altrimenti irreperibile perche' ormai fuori mercato. No, ci conforta
> anche l'idea che qualcosa continui a vivere, si sottragga per un po' al
> ciclo di distruzione e ricostruzione a cui tutto e' condannato, nel
> mondo delle auto aggi in maniera forsennata per via delle "rottamazioni"
> di stato. Magari quel pezzo e' un fanalino, un portacenere, un pannello
> porta. Un nulla, ma che importa? Sarebbe stato ridotto in polvere, con
> noi fara' ancora un pezzo di strada.

già!

Io penso che l'idano sia anche
> questo, quanto e forse piu' dell'omino con tanti soldini che scrive "ehi
> raga, c'ho qualcosina da spendere, che so 70-75 milioni, che mi compro
> per divertirmi un po'?". Chissa' se a questo gli importa dove va la sua
> auto, passato l'annetto o due in cui gli e' servita (per dire al mondo
> qualcosa del suo conto in banca)? Chissa' se ha idea di chi l'ha
> progettata, degli stabilimenti dove la costruiscono? Chissa' se davvero
> ammira la sua tecnologia e avrebbe voglia di studiarla, al di la' degli
> spot? Chissa... Quanti andrebbero a smontarsi i dischi dei freni come ha
> fatto Borto?

Quelle sono persone che usano la macchina come mezzo di trasporto, come "cosa", per me è "passione", come la differenza che passa tra andare a letto con una troia e con la donna che si ama....

> Vabbe', perdonate questi mezzi deliri. Ma magari ci sono spunti per una
> chiacchierata fra Idani, per conoscerci meglio.


ma che mezzi deliri.....
questo post mi ha molto colpito.... ora lo copio e incollo nel sito....

 

27/5/02 Sono contentissimo di aver potuto assistere alla pressa del Golf, non tanto per la scena, ma ovviamente per il fatto di poter essere ancora li, con i piedi per terra e non sulle nuvole a guardare quell'agghiacciante spettacolo..... Sono vivo, sono qui, perfettamente sano, capace di arrampicarmi con chiavi, brugole e cacciaviti su altre auto per smontare gli ultimi pezzi al Golf e per potergli stare vicino nei suoi ultimi attimi di "vita"....

Sono qui, sono vivo, ma in quella pressa è morto qualcosa di me............ star li e vedere schiacciarsi quelle lamiere, il ricordo di tante avventure passate insieme, di un sogno che se ne va dopo averlo avuto tra le mani per più di un anno e desiderato da quando di anni ne avevo 5....

"riposa" in pace Piero.

Con tantissima passione e affetto, Andrea