Bertrand Gachot, pilota belga di 31 anni, tampona in pieno centro a Londra un
tassista di nome Eric Court. Se le danno di santa ragione a pugni e schiaffi,
calci e manate e Gachot non contento gli spruzza un Gas paralizzante. Viene
preso e sbattuto in galera ad una settimana dal GP del Belgio a SPA di F1!
Al Nurburgring, dove si corre una gara del Mondiale Sport Prototipi, un tedesco
di nome Willi Weber ascolta la notizia in radio. Gachot corre per la scuderia
dell'irlandese Eddie Jordan. Weber che conosce bene Jordan fin da quando era
quasi vicino all'acquisto della Scuderia Jordan di Formula 3000, decide di
tornare immediatamente in albergo per chiamare Jordan in Spagna a casa sua.
W - Devi darci una possibilità, gli chiede.
J - Sei matto! A chi pretendi che dia in mano la mia monoposto? gli risponde
Jordan.
W - Al pilota che io rappresento.
J - Chi? Chi sarebbe? di cosa parli?!?
W - Tu già lo conosci, quello che ha vinto a Macao.
J - ah, si mi ricordo. E' veloce?
W - Tremendamente veloce.
J - Ed ha corso già a SPA?
W - Ufff ... Almeno 100 volte...
J - Bene dammi il tempo di pensare
Jordan telefona al suo team manager, Trevor Foster, che aveva visto correre il
pilota di Weber in Giappone.
J - Questo ragazzo è capace? E' bravo? chiede Jordan.
F - Si, però non ha esperienza. Perchè non pensi a Keke Rosberg?
J - Ma che dici! Ti rendi conto che Keke ha 43 anni??
F - Ma dai ricordavo 38!
Weber intanto non molla l'osso e continua a chiamare Jordan una volta l'ora. Gli
è costato qualcosa come 1200 Marchi! Circa 600 euro in telefono.
Finchè Jordan ammette che bisogna provarlo e solo dopo decidere se corre
domenica.
W - Quanto mi costa il Test? chiede Weber con voce sottile
J - 80 mila sterline (circa 200 milioni di lire, nel 1991...) un botto!
W - Ci pensa ... poi OK! Io ti garantisco i soldi. Però mettilo su quella
monoposto.
Weber sistema il tutto con Jochen Neerpasch, l'uomo che dirigeva il team Junior
delle Mercedes-Benz, per far in modo che la marca tedesca appoggiasse
economicamente il suo pilota. Il martedì stesso i tre vanno in Inghilterra.
Jordan aveva spedito a SPA i suoi camion, però aveva lasciato a Silverstone una
191, con la quale la Scuderia Jordan stava affrontando il suo primo anno in F1
con un rimorchio per portarla urgentemente a SPA dopo la prova.
Questo stesso giorno si prova la monoposto.
Il giorno dopo, Mercoledì 21, sulla pista attendevano Foster, il direttore
commerciale Ian Phillips e tre meccanici.
F - Farai 25 o 30 giri sul circuito, va bene ragazzo? Disse Foster al pilota
quando questo prese posto sulla 191. Tieni presente che questa è la macchina che
dovrà correre, non si può sostituire e quando finisce parte immediatamente per
SPA.
P - Non c'è problema risponde laconico il pilota.
Ed esce in pista per un giro di apprendimento.
M - Per lo meno non ha imballato il motore, ammette uno dei meccanici. E' un
buon segnale.
Tornato ai Box il pilota viene incalzato da Foster
F - Questa è la tua monoposto e questo è il motore che devi utilizzare venerdì e
sabato, insiste Foster. Prenditi il tuo tempo, perchè se rompi questo motore non
ce ne sono altri. Abbiamo solo due motori per te, uno, questo per venerdì e
sabato e l'altro per la gara, insiste Foster un'altra volta!
P - Va bene, risponde calmo il pilota, va bene.
F - Bene, esci e fai un 4 o 5 giri, gli chiede Foster.
In tre giri già faceva il record del circuito (per una Jordan, non in
assoluto...). Il pilota non aveva mai corso con freni in carbonio.
PH - Chiedigli di rientrare gli disse Phillips a Foster. Stà andando molto
veloce.
F - Chiamalo tu, questo tipo è veramente speciale, risponde Foster. Chiamiamo
Eddie per dirgli che abbiamo incontrato qualcuno molto bravo, girandosi verso
Weber.
Incalza Foster a Weber:
F - Devi dirgli che dobbiamo portare l'auto a SPA e che quel motore deve usarlo
venerdì e sabato. Dobbiamo essere molto attenti e mi sembra che lo stia forzando
troppo. Non voglio dire ad Eddie che il motore o l'auto si sono rotti!
W - Annuendo con il capo, non c'è problema disse Weber e riporto il messaggio al
pilota appena fermatosi ai Box.
P - Non capisco, gli risponde stranito il suo pupillo ... ? tutto sotto
controllo...
Gli ingegneri Cosworth arrivarono con il verdetto. Non una sola volta oltre il
limite.
Neerpasch arrivo con l'ultima notizia:
Due sponsor tedeschi, TicTac e Dekra, apporteranno 150 mila sterline, oltre 300
milioni di lire, che costerà la trasferta per la gara, mentre arrivava l'ultima
notizia da Londra. Il tribunale non libererà Gachot prima della gara.
Detto fatto, disse Jordan dalla Spagna. Phillips diede a Weber un contratto per
farlo firmare a Neerpasch. Il giovedì, guidando la sua Mercedes 230 Coupè, con
Weber che lo accompagna, il pilota arrivò a SPA, che dista solo 40 km dalla sua
casa, un piccolo paese che si chiama Kerpen.
Durante il viaggio Weber confessò al pilota:
W - Ho detto a Jordan che conosci bene SPA, perchè ci hai corso parecchie volte.
P - No, certo che no, rispose il pilota, non ho mai corso a SPA sottolineò il
pilota preoccupato. Willi dobbiamo dirgli la verità.....
Arriva da Jordan Weber ...
W - Ho bisogno di dirti una cosa molto importante, mi sono sbagliato! Non era
SPA, era Zolder ...
J - Figlio di P ....ana! Esclamò l'irlandese sbattendo il taccuino. Ora che
facciamo?!?
W - Niente.
Foster si incaricò del problema e sistemò le cose alla sua maniera. Chiamò
Andrea de Cesaris, l'altro pilota della scuderia, quello con il numero 33 sulla
Jordan.
F - Ho chiesto ad Andrea che ti porti sulla pista per far un paio di giri, così
ti mostra le curve e dove ci sono pericoli etc etc, disse rivolgendosi al pilota
P - Non c'è problema, rispose il novizio.
Però De Cesaris non voleva perdere tempo e rivelare segreti, voleva prepararsi
per la gara, quindi si mise a discutere sui termini contrattuali con Jordan.
F - Guardò il novizio e gli disse di attendere un secondo che risolvevano il
problema
P - Non c'è problema, rispose subito. Si diresse verso la sua macchina e dal
bagagliaio prese una bicicletta pieghevole, la montò e usci sul circuito con
quella per la prima volta nella sua vita. Mentre nei Box si giocava con il suo
futuro
N - Io sono autorizzato a pagare, diceva per telefono dalla germania Neerpasch,
a Phillips. Pero il contratto deve essere visto e studiato dagli avvocati della
Mercedes e per questo ci vorrà almeno una settimana.
J - Se il ragazzo non vuole firmare il contratto, esprime Jordan, chiamo
Johansson e gli chiedo che corra lui.
Il pilota ritornò e Jordan lo incalza:
J - Se non firmi, non sono disposto a correre il rischio di farti salire su una
F1 e darti l'opportunità di dimostrare se hai qualcosa da dare alla Jordan o no!
Il pilota Telefona a Neerpasch
- Non firmare nulla, pretendo che non firmi.
P - Se non firmo non posso correre.
N - Prendi tempo. chiedigli di inviarmi una copia del contratto per Fax.
N - In che lingua ??
P - In inglese
N - Chiedigli di tradurlo in tedesco e che me lo mandino per Fax.
In quel momento arrivò Foster.
F - Si stà facendo notte e Andrea è ancora occupato
P - Non c'è problema, rispose il pilota. Giusto quello di cui avevo bisogno,
altro tempo.
Rimontò in bicicletta e riprese la via del circuito per fare un altro giro.
Perchè non volevano firmare? Il contratto era per quello che restava del 1991
fino alla fine del 1994!
Però Weber era stato informato a SPA da un certo Tom Walkinshaw, team manager
della Benetton, che Jordan lasciava i motori Cosworth nel 1992 per usare gli
sconosciuti Yamaha. Weber e Neerpasch non volevano lasciare il loro pilota nelle
mani di una Scuderia, che secondo loro, era senza futuro.
Il testo del contratto che Phillips invio per Fax a Neerpasch recitava: "Mi
impegno a firmare il contratto prima della prossima gara".
La versione che ritorno dalla germania aveva una minima correzione: "Mi impegno
a firmare un contratto..."
Trovando la soluzione al problema, Weber ed il suo pilota si ritirarono a
dormire. Jordan non aveva riservato nessun hotel per loro.
Riuscirono a trovare una piccola stanza con due letti in un albergo della
gioventù da 8 dollari a notte.
Venerdì 23, primo giro non cronometrato. La prima volta per quel pilota. 22
anni, 7 mesi, 20 giorni.
Pilota una monoposto di F1 a SPA.
P - la 191 se ne va di dietro, davanti tira a destra, gli spiega a Foster
F - Questo è il tuo primo Gran Premio. stai andando
bene, però ti manca tutto il fine settimana. Non stai passando i tuoi limiti?
P - No! rispose il pilota ... Sono nei limiti, non li stò oltrepassando.
Con 30 monoposto in pista terminano le prove.
Jordan n. 32: 1m 55s 322 (11?) Pilota
Jordan n. 33: 1m 54s 794 (8?) Andrea
Appena rientrato ai Box dopo l'ultimo giro la Jordan n. 32 presentava una
piccola perdita di acqua.
F - Dobbiamo togliere il motore, per cambiare la pompa dell'acqua, disse Foster.
Però Andrea non si trova bene con il Setup della sua ed userà il muletto.
Ti da fastidio utilizzare la sua monoposto?
P - Non c'è problema
Sostituirono il sedile e lo mandarono in pista. Così effettuarono le qualifiche:
Jordan n. 32: 1m 53s 290 (8?)
Jordan n. 33: 1m 54s 186 (13?)
I commisari di pista convocarono il pilota dietro la tenda. Volevano sapere
perchè aveva proseguito largo a gran velocità nella chicane dell'Autobus.
P - Perchè Prost mi ha ostacolato!
C- Come puoi dir questo di un Campione come Prost?
P - Io stavo finendo il giro veloce, mentre lui iniziava il suo. Ho frenato al
limite, però lui frenò prima e praticamente mi lasciò due sole possibilità: o lo
tamponavo o per la via di fuga. Pensavo di far la miglior scelta.
Dopo il briefing con gli ingegneri di pista.
A - Nella curva veloce prima della Bus Stop ci sono alcuni saltini, disse De
Cesaris. E la macchina è molto nervosa in quel punto.
F - A te succede la stessa cosa? chiese Foster al nuovo arrivato.
P - Si, durante un paio di giri, perchè queste curve bisogna farle a fondo. La
salita destabilizza la monoposto. Così l'ho fatta schiacciando sull'acceleratore
e non ho avuto problemi.
A - Non posso passare la Pouhon in sesta e se la affronto in quinta marcia l'auto
si muove molto al posteriore, insiste l'italiano.
F - A te succede la stessa cosa? chiese Foster.
P - Mi è successo i primi tre o quattro giri. Però visto che sono due curve a
sinistra, quello che ho fatto è affrontare la prima curva in quinta, mettere la
sesta in mezzo alle due curve e premere appena sul freno con il piede sinistro
prima di entrare a Pouhon. Così la macchina si calma.
F - Tu hai usato tutto l'acceleratore? chiese Foster.
P - Non al 100%, però qualcosa come il 98% si. Non ho esagerato, perchè volevo
solo classificare la macchina, nulla di più.
Quella notte, Weber ed il suo Pilota cenarono in una pizzeria a SPA. Il posto
era pieno, però nessuno ha riconosciuto il Pilota, allora era un perfetto
sconosciuto. Ed iniziarono a parlare delle prove:
P - Non ho provato a fondo Eau Rouge. All'inizio la affrontavo in quinta, dopo
mi sono convinto a mettere la sesta. Il problema è abituarsi. Si può affrontare
con tutto l'acceleratore, però devo arrivarci gradatamente voglio vedere se la
macchina si scompone.
Sabato 24, prove libere.
Durante la maggior parte delle prove, il novizio rimane sempre tra i primi
piloti. Finalmente, con gomme da qualifica, scende di due secondi il suo tempo
migliore:
Jordan n. 32: 1m 51s 071 (5?)
Jordan n. 33: 1m 53s 753 (12?)
Nei Paddock si inizia a parlare solo del nuovo pilota, il debuttante!
Walkinshaw e Weber parlano un paio di minuti nel paddock. Quella dello Scozzese
non è beneficenza o carità, ma una bella trovata macchiavellica, tipica di
quegli anni in F1. In più il team manager della Benetton è il direttore sportivo
della Jaguar nel mondiale Sport Prototipi ed in qualità del principale rivale di
Mercedes-Benz, sa chi è il debuttante. Jaguar usa i motori Ford HB, che utilizza
la Benetton in F1, alla fine del '92 saranno esclusivi della casa di Enstone,
lasciando Jordan senza i propri propulsori: questo lo sa Walkinshaw e per questo
lo racconta a Weber. La sua prossima mossa sarà chiudere il contratto con il
pilota. Non per il 1992, ma il prima possibile al fianco di Nelson Piquet.
Le qualifiche durarono l'ora abituale dalle 13 alle 14.
Al termine l'ordine di partenza era questo:
Senna, Prost, Mansell, Berger, Alesi, Piquet, il debuttante. Settimo!
Jordan n. 32: 1m 51s 212 (7?)
Jordan n. 33: 1m 51s 986 (11?)
Durante l'anno Jordan solo una volta aveva piazzato una sua monoposto tra i
primi dieci in qualifica.
Questa di SPA era la seconda volta.
De Cesaris ammettendo di non aver dato il massimo, si chiedeva comunque da dove
avesse tirato fuori un secondo e mezzo il novizio.
P - la prima uscita l'ho fatta con calma, disse il Pilota ai giornalisti
assediati di fronte a lui e che volevano intervistare per la prima volta il
Pilota prodigio, però in alcuni tratti non ero effettivamente al limite. Volevo
rischiare un poco alla volta. Nella seconda ho dato il massimo, ma ho perso un
secondo per un imprevisto.
G - La sua ambizione è quella di vincere il mondiale piloti di f1? Pensa a
questo? gli chiese il giornalista inglese Adam Cooper.
P - Il mio futuro è gareggiare in F1, Nulla di più, rispose.
A - Questo ragazzo può diventare qualcosa di speciale, disse Ayrton Senna
Quella notte, nella minuscola stanza Weber ed il Pilota parlarono fino a notte
fonda.
P - Posso fare la Eau Rouge a fondo, disse il Pilota prima di dormire.
La mattina di domenica, continuavano le sorprese, il debuttante era quarto nelle
prove di Warm Up.
Però si lamentava che la frizione pattinava. La cambiavano per la gara.
F - Dobbiamo andare al Paddock Club, i nostri invitati chiedono di conoscerti,
gli chiese Foster. Potresti rivolgergli qualche parola? Sono circa 400 ...
P - Nessun problema
Alle ore 14 di domenica 25 di Agosto 1991 c'è lo start del Gran Premio del
Belgio
Alle 14:00:25, la gara del debuttante è finita a causa di un unico errore in
tutto il fine settimana.
F - Cosworth non ci ha lasciato utilizzare la frizione a tre, perchè creava
problemi al motore, così abbiamo utilizzato una frizione a due, spiegò Foster.
La verità era che si trattava di una cosa veramente fragile. Gli abbiamo
sostituito la frizione, lui allo start è partito in pieno e gli è andata bene,
però la frizione evidentemente ne ha risentito. Partito dal quinto posto ha
deciso per una linea chiusa per passare alla Sourse.
La 191 era una monoposto con un solo ammortizzatore anteriore, senza barra,
molto duro all'anteriore, ed era uno sforzo non da poco passare la Sourse.
Il pilota pensò che conveniva schiacciare a fondo la frizione, arrivare per
inerzia, iniziare la curva e poi lasciare la frizione accelerando e guadagnare
magari una posizione in discesa. Però la sua inesperienza non gli ha lasciato
comprendere che la frizione dopo uno sforzo simile doveva affrontare anche una
salita di più o meno 300 metri.
La frizione esplose in salita. Li finì la gara del debuttante. Che sarebbe
successo se non avesse rotto la macchina?
Probabilmente sarebbe arrivato primo. De Cesaris era talmente furioso delle
qualifiche che fece la gara della vita, partito dal 14esimo posto riuscì ad
avvicinarsi addirittura a Senna a tre giri dalla fine, finchè il suo motore non
è esploso.
La squadra era talmente presa dalla gara dell'italiano, da non accorgersi che il
pilota della macchina n.32 e del suo manager erano partiti discretamente sulla Mercedes-Benz 230.
Due settimane dopo Bertrand Gachot usciva di prigione e la Jordan n.32 aveva
incontrato un nuovo pilota ....
si chiamava Roberto Moreno, che fino al Belgio correva per Benetton, ma
appiedato dalla scuderia, aveva preso il suo posto in Jordan.
La Benetton, lasciato a piedi il brasiliano, fece salire sulla sua monoposto la
nuova stella, destinato a diventare Campione del mondo di F1 solo due anni più
tardi, nel 1994. Il sette volte campione del Mondo che ha segnato la storia
della F1.