Thiene
I suoi genitori la credevano a Cesuna, ad una festa di amici.
Invece lei era a Pianoro (Bologna), attratta dalla sua passione:
la musica rap e techno. All'alba, un malore, la corsa all'ospedale
S. Orsola di Bologna e la morte per arresto cardiaco nella
mattinata di ieri. Per Lisa Ferracin, 19 anni, molto conosciuta a
Rozzampia, frazione di Thiene, non c'è stato più nulla da fare.
Una ragazza come tante, Lisa. Diplomata all'Ipsia Garbin,
allegra, spensierata, amante della musica moderna, la ragazza
aveva iniziato a lavorare da qualche tempo. Ma Lisa aveva un
grande, smisurato amore per il "rap", tale da spingerla
fino nel bolognese, nella sala polivalente del centro sportivo
Star City, dove si teneva il raduno "Star Fuckher". È lì
che si è sentita male, attorno alle 5,30 del mattino.
Ora, per conoscere le cause della morte si dovrà attendere
l'esito dell'autopsia. Per il momento, si sa solo che la giovane
è deceduta per arresto cardiocircolatorio dovuto a
intossicazione. E ieri sera, nella chiesa di Rozzampia, la
parrocchia di Lisa (abitava in via Ca' Orecchiona) , oltre al papà
Bruno, impiegato in questura a Vicenza, alla mamma Claudia e al
fratello Luca, c'erano proprio tutti gli amici a recitare il
rosario, tra lacrime e sguardi increduli, di chi non riesce a
capacitarsi di questa fine.
Nessuno ha voluto commentare quanto accaduto; tutti, dai
genitori ai parenti agli amici (a Lisa piaceva frequentare il
"Coco Bongo", il locale meta di quasi tutti i giovani
thienesi), si sono raccolti in preghiera attorno al parroco don
Romeo, che ha chiesto all'intera comunità di raccogliersi attorno
a una famiglia «colpita dal più grande dei dolori: la morte di
un figlio».Valerio Bassotto