Musica anni '80

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'70 

Continua il viaggio musicale!

'90

1980

Nonostante la Disco music degli anni '70 sia durata in pratica solo due anni, sono stati veramente intensi. All'inizio degli anni '80 purtroppo, pochi artisti seguono la scia del sound funky, mentre prende sempre più campo l'influenza dell'electro-funk. Il 1980 quindi segna una svolta importante, visto che il fenomeno Dance comincia ad interessare artisti di estrazione musicale completamente diversa. Un'esempio lampante sono brani come Another brick in the wall dei Pink Floyd, Another one bites the dust dei Queen e Could you be loved di Bob Marley, tutti brani provenienti dal panorama pop-rock-reggae del 1980, "adottati" dai Dj come brani Dance (una scelta più che azzeccata visto il successo ottenuto). La musica Pop, inoltre, regala ai Dj un'altro successo destinato a diventare il disco più programmato dalle Radio e il più ballato nelle Discoteche, stiamo parlando di Video killed the radio star, indimenticabile brano dei Buggles, che come una meteora, passano e se ne vanno (lasciando pero' una gran bella scia luminosa). Degni di nota sono anche Diana Ross Uspide down, Dan I Monkey chop, Lipps Inc. Funkytown, e i Telex con Moscow discow, ottimo esempio di cosa puo' offrire il sound "electro-funk". Da segnalare un gradito ritorno nelle classifiche dei Blondie con Call me, e dei KC & Sunshine band che dopo I'm your boogieman riscuotono un gran successo con Please don't go. Il 1980 vede protagonista anche un grande musicista, tale George Benson che strizza l'occhio alla Dance Music con un brano raffinatissimo: Give me the night. Per chiudere con il 1980, la Shugarhill Gang (Rappers delight) puo' essere considerata la "Gang" padre dell'odierna musica "Rap".

1981

E' l'anno degli Orchestral Manouvre in the Dark che con Enola gay e Souvenir conquistano i posti più alti delle classifiche di vendita, anche loro fedeli al filone electro-funk, come del resto, quasi tutti gli artisti degli anni '80. Qualcuno pero' rimane legato ancora al funky, e il pubblico apprezza moltissimo, come dimostra il successo ottenuto da due brani che "miscelano" sapientemente buona parte delle Hit di fine anni '70 ("medley"), gli Stars on 45 . Ma non solo, ritornano alla grande gli Abba, Gino Soccio, i Fratelli la Bionda e resiste il funky degli Earth wind & fire. Ma a riempire le posizioni alte delle classifiche di vendita sono, come gia detto, i brani Dance con influenze electro-funk, come Amoureux solitaires di Lio, How long dei Lipps Inc. e Fade to grey dei Visage, per finire con un'altro personaggio ambiguo, Plastic Bertrand, che, assieme a Lio è portabandiera del movimento Dance francese. Da segnalare la prima apparizione di brani Dance italiani: Pino D'Angio supera se stesso con Ma quale idea, ma chi si afferma come vero protagonista è Claudio Cecchetto con Gioca Jouer. Dee jay in discoteca, Dee jay in radio, presentatore in televisone, produttore discografico, e scopritore di talenti, Claudio Cecchetto puo' essere considerato "il padre" del movimento "Dance" italiano. Da qui in avanti, infatti, le produzioni "nostrane" dance sono destinate a crescere enormemente. Un'occhiata veloce alla classifica di vendita e scopriamo la S.O.S. Band, mentre propone ancora la sua musica raffinatissima George Benson (Turn you love around), per finire con Quincy Jones (Ai no corrida).

1982

Un'anno importantissimo, soprattuto per quelli della mia generazione ('67). Quest'anno infatti un gruppo di tre ragazzi di colore, ci regala la magia ed il sound piu bello della Dance anni '80: gli Imagination,. Just an illusion, Music and lights e Body talk, sono tra i pezzi più belli della storia della musica da discoteca. Un'anno importante anche perché la Dance "made in italy" piazza altre due hit: Masterpiece di Gazebo, e il solito Claudio Cecchetto con Ska chou chou. Mentre dalla Francia continua l'exploit di Plastic Bertrand, dal Nord-Europa ci arrivano personaggi come Falco Der kommissar, i Trio con un pezzo demenziale (Da da da), i Secret Service che ci trasportano con le note meravigliose di Flash in the night, per finire con Frida (ex Abba) e la sua I know there's something going on. Non dimentichiamoci degli Human League e della loro Don't you want me, e della Steve Miller Band con Abracadabra. Un gradito ritorno di Olivia Newton John nelle classifiche di vendita con Physical e la consacrazione ufficiale di un gruppo storico, i Village People che con la loro 5'o clock in the morning conquistano il pubblico della Dance anni '80.

1983

Ci siamo... chi predicava contro il fenomeno Dance ha avuto la sua bella dose di "legnate". La classifica di vendite del 1983 detiene forse il record di presenza di brani da discoteca. Con quasi il 50% di posizioni occupate da artisti di tutto il mondo, la classifica di vendite del 1983 vede Irene Cara come Regina, con Flashdance capace di far scatenare le ragazze in discoteca facendo rivivere i momenti più belli del film. Dilaga la dance made in italy con i Righeira, un'estate indimenticabile sulle note di Vamos a la playa, ma anche su quelle di I like Chopin di Gazebo, grande protagonista della dance italiana degli anni '80. Ancora dall'Italia, i Cube spopolano con un brano dal titolo proverbiale, Two heads are better than one, mentre Ryan Paris e P. Lion ci regalano rispettivamente Dolce vita e Happy children, e i Police inventano Every breath you take, siamo "costretti" a comprare l'album più venduto di tutti i tempi: Trhiller di Michael Jackson, di cui vengono apprezzate Billie Jean e Beat it, ma non solo... il buon Michael Jackson riesce a catturare l'attenzione di un'ex Beatles, Paul McCartney ed insieme incidono Say say say. Insomma per Michael Jackson un'anno letteralmente d'oro. Dall'inghilterra spunta Boy George, leader dei Culture Club, che con la sua aria sbarazzina, e ambigua, si conquista il suo spazio tra gli indimenticabili degli anni '80 con Do you reeally want to hurt me (11°) e Karma chameleon (12°). Cerchiamo ora, velocemente, di ricordare anche tutti gli altri, cominciando dai Twins Face to face heart to heart e Not the loving kind, Laid Back con la sua bellissima Sunshine Reggae, i Paris Latino con Bandolero, Nathalie con My love want let you down, e poi Captain Sensible Wot, Greg Kihn Band Jeopardy, Ad Visser & Daniel Sahuleka Giddy up a gogo, i Kajagoogoo Tooshy che ci fanno ammirare la "bianca chioma" di Limahl, i Taers for Fears con Change, gli Yazoo con Don't go, gli Indeep con Last night a Dj saved my life... insomma un'annata davvero incredibile. Non si spiega pero' come mai in Italia i Toto non siano riusciti a sfondare con la lor hit Africa, e anzi, come si siano fatti lasciar "rubare" il posto in classifica da un gruppo destinato a rimanere nella storia solo per aver risuonato e ricantato appunto, Africa: i Key of dreams. Fa la sua apparizione nel movimento Dance anni '80 anche una rock-star del calibro di David Bowie con Let's dance. Chiudo con la mia preferita (e scusate se ne approfitto) Maniac di Micheal Sembello . Oh ! Quasi mi dimenticavo... fanno la loro apparizione i Duran Duran al 77° e al 90° posto, ma è ancora presto (ne riparleremo più avanti), e ci lasciano, purtroppo, gli Imagination che chiudono il loro ciclo con New dimension, Follow me e Looking at midnight... ma non è più come prima.

1984

E ci risiamo. Un'altra annata Doc. Siamo al culmine della Dance anni '80. Questa volta fanno centro i Duran Duran che con The Wild boys e The reflex diventano i fenomeni del momento. Con una popolarità spinta all'inverosimile diventano il punto di riferimento di centinaia di migliaia di ragazzine di tutto il mondo. Per come la vedo io, ma non per gelosia, rappresentano quel mondo "contorto" della Disco Music, pronta ad investire capitali astronomici per un personaggio, sganciarlo come una bomba sui mass-media di tutto il mondo, spremerlo come un limone per tirarne fuori milioni o miliardi, e lasciarlo poi nel dimenticatoio, e tutto questo nel giro di un paio d'anni. Meno male che c'è Sandy Marton che con la sua People from Ibiza rimette in gioco la "palma" del più bello, e ci ricorda che da qualche parte nel mediterraneo c'è un'isoletta da andare assolutamente a visitare. Ma per chi se ne vuol stare in patria, non ha che da scegliere. In tutti i locali impazza la musica Dance nostrana con Raf Self control, Tony Esposito Kalimba de Luna, i Novecento Movin on e The only one, Mike Francis con Survivor, i Creatures direttamente dalla discoteca "L'altro mondo studios" (per quei tempi tecnologicamente all'avanguardia) con Maybe one day, ci riprova Gazebo ma è ormai alla fine del suo cilco con Telephone mama, e i Righeira con No tengo dinero. Carino e ben riuscito l'esperimento di una famosa Radio italiana che fa "rappare" tutti i suoi Dee Jay in un disco Dance (con chiaro riferimento al sound '70): Let's all dance dei Band of jocks. Ma nell'84 sboccia come una rosa Eros Ramazzotti che con Terra promessa riceve il battesimo del nostro pubblico, si, proprio quello delle discoteche. Fa la voce grossa anche la musica Dance di "importazione", i più prolifici sono: Frankie Goes to Hollywood con Relax e Two tribes, i Talk Talk con Such a shame e It's my life, i Bronskie Beat con Smalltown boy e Why?, gli Alphaville che ci regalano Big in Japan e Sounds like a melody, Howard Jones con What is love e Like to get to know you well ed infine gli Yazoo che, avendo avuto una rottura interna, si dividono in Erasure (che vedremo più avanti) e in Alison Moye . La cantante solista esplode con Love resurrection e All cried out. Le influenze rock, come sempre, non mancano, e in discoteca si balla alla grande Radio gaga dei Queen, Jump dei Van Halen, Voices di Russ Ballard, Owner of a lonely heart da parte degli Yes, ma chi sorprende di più è Billy Idol che oltre a far impazzire le ragazze per la sua bellezza, ci regala una brano epico Eyes without a face. Esente da influenze è tutto il resto della Dance del 1984, pezzi unici, da ballare, come All night long di Lionel Richie, Reggae night di Jimmy Cliff, Dance hall days di Wang Chung, Love of the common people - Paul Young, State of the nation Industry, La colegiala Rodolfo Y Su Tipica Girls just want to have fun Cyndi Lauper, Guardian angel Masquerade, Street dance Break Machine, Wouldn't it be good di Nik Kershaw, Precious little diamond dei Fox the Fox, Somebody's watching me Rockwell (che in molti scambiano per la voce di Michael Jackson... sarà stato lui davvero?) e per finire con la bellissima Let the music play di Shannon . Chiudono un ciclo, ma in bellezza i Twins con Ballet dancer e i Culture Club con The war song.

1985

E' l'anno di Madonna, impossibile negarlo, con 6 hit nella classifica dei primi 100 singoli più venduti diventa la "Regina" della Dance anni '80... eccoli in ordine: Into the groove - Gambler - Crazy for you - Dress you up - Like a virgin, e Material girl. Parlare di Madonna è fuori dalla mia portata, ma comunque gli è dovuto il massimo rispetto. Un'artista che negli anni ha fatto moda, spettacolo, animazione, forse in maniera un po' stravagante, ma da sempre ha piazzato il brano giusto al momento giusto, con grinta da vendere non ha avuto tempo per arrendersi di fronte alle critiche, alle reazione negative di qualcuno che considerava la sua immagine un'oltraggio. Una grande carriera che gli ha permesso di creare un piccolo impero economico anche a chi gli ha dato fiducia sin dai primi dischi (un Dj che risponde al nome di Jellybean Benitez). I Duran Duran continuano la loro ascesa con A view to a kill, e fanno un tentativo parallelo sotto il nome di Arcadia che riesce anche bene (7° posto). Si sentono già rumori di fondo che danno i Duran Duran sciolti... ma nessuno ci crede. Al contrario, i Band AID rappresentano l'unione artistica e la sensibilità umana verso i bambini di tutto il mondo che stanno soffrendo. L'intero ricavato di Do they know it's Christmas? infatti, ha l'intento di alleviare queste sofferenze. Voi, a suo tempo, lo avevate comprato ? Evviva l'Italia... che ci regala ancora grandi successi. I Righeira piazzano l'ultimo brano della loro storia con L'estate stà finendo, un saluto alla stagione che ha loro portato tanta fortuna anni prima con Vamos a la playa. Clamoroso il successo ottenuto da Baltimora con la sua Tarzan boy, e finalmente arriva la consacrazione di Martinelli, un'ottimo compositore di musica Dance che fino a questo momento aveva lavorato molto, senza ottenere la giusta ricompensa, arrivata, quasi come una fiaba, con Cinderella. Chi lavora molto e bene, è invece il nostro Claudio Cecchetto che continua a piazzare sue produzioni come Taffy, Tipinifini e Sandy Marton, quest'ultimo ottiene la più alta posizione con Camel by camel (29°). Ma è con grande entusiasmo (ecco un'altro mio preferito) che mi accingo ad annunciare l'entrata in classifica di Den Harrow, che ci regala due splendidi brani quali Future brain e Mad desire. Per l'Italia insomma, una buona annata anche questa volta. Dall'estero arriva "il massacro". Partiamo con i Simple minds un gruppo che fino a questo momento poco aveva a che fare con il mondo della Disco Music, ma riscuotono talmente tanto successo che i Dee Jay sono costretti ad inserirli nelle scalette musicali, e i ragazzi ballano sulle note di "Don't you" e Alive and kicking. Come al solito autori estranei al mondo della Dance si ritrovano a fare i conti con questo pubblico, è il caso di Sting con If you love somebody e di Phil Collins Sussudio, Tina Turner con We don't need another hero, Grace Jones con Slave to the rhythm, Bryan Ferry con Slave to love e Huey Lewis & the News con The power of love. Ma chi puo' godere di un grande successo sono i Dead or Alive con You spin me round e Lover come back to me, i Simply red con l'elegantissima Moneys too tight, così come i Tears for Fears che piazzano due favolose hit Shout e Everybody wants to rule the world. Chi si riconferma a pieni voti è Howard Jones ormai un veterano della Dance, con Things can only get better e Look mama, forse i suoi ultimi successi. Una meteora invece è King con Alone without you e Love and pride, brani comunque rimasti nella memoria dei frequentatori di discoteche nel 1985. Ma le vere sorprese arrivano dal nord-europa: una è Sandra con Maria Magdalena e In the heat of the night, e i Modern Talking con Chery chery lady e You're my heart you're my soul. Il resto degli occupanti della classficia di vendita del 1985 sono degni di essere menzionati, qualcuno lascia solo un gran bel ricordo, e qualcun'altro continua la sua carriera in modo più o meno brillante, comunque da riascoltare e riballare sono: 19 di Paul Hardcastle, Ghostbusters- Ray Parker jr., The neverending story - Limahl (ex leader dei Kajagoogoo)Last Christmas - Wham!, (un gruppo destinato a lasciare un gran bel ricordo negli anno '80), Rock me Amadeus - Falco (un gradito ritorno di un re della Dance dei primi anni '80), Samurai Michael Cretu (produttore di Sandra e degli Enigma che scopriremo poi), Live is life - Opus, Girl's got a brand new toy - T.X.T., Johnny come home - Fine Young Cannibals, One night in Bangkok - Murray Head (ex Abba), P.Machinery - Propaganda, Imagination - Belouis Some, The riddle - Nik Kershaw, Don't mess with doctor dream - Thompson Twins, Square rooms - Al Corley, Clouds across the moon - Rah Band, Endicott - Kid Creole & the Coconuts, e scusate se è poco. Insomma il 1985 vede come grande protagonista la musica Dance e le discoteche, ma attenzione, perché da adesso in poi vedremo un netto cambiamento nel genere Dance Music. Avendo consensi cosi' clamorosi da parte del pubblico, nasce dentro l'animo ambizioso di tanti ragazzi, la voglia di "provarci". Molti Dee Jay di talento e non spingono i produttori discografici a produrre brani creati da loro. E grazie alla una genialità e ad un orecchio musicale innato, per alcuni, è il momento di uscire dalla nicchia e di sfondare nel grande mondo dello spettacolo. Sta' per nascere la "House Music".

1986

Cominciamo col dire che abbiamo quattro gruppi che dividono il pubblico femminile: Europe (The final countdown), Duran Duran (Notorius), A-Ha (Take on me), e gli Wham! (I'm your man). E di questi quattro gruppi, forse due solamente rimarranno nel cuore delle ragazze degli anni '80, e credo di non sbagliare decretando gli Wham come numeri uno (grazie alla carriera splendida del suo leader George Michael) e Duran Duran, al numero 2, che con i loro alti e bassi, ad ogni apparizione in pubblico riescono sempre a creare il delirio delle loro fans. Credo di non sbagliarmi dichirandoli definitivamente sciolti nel 1986. Mi sbagliavo invece sul conto dei Righeira (ma come ho fatto!), che non scompaiono, anzi, ripiazzano un hit al 60° posto: Innamoratissimo, ma con questa hanno veramente chiuso, (anche perché venne poi arrestato uno dei due componenti del gruppo... peccato!). Le Pop-star e le Rock-star che continuano ha influenzare la Dance, sono Joe Cocker con la colonna sonora del film "9 settimane e 1/2" ( You can leave your heat on), Madonna con il fortunatissimo album True Blue, Peter Gabriel Sledgehammer, Tina Turner Typical male, Prince con Kiss, i Doctor & the medics con Spirit in the sky, e l'ennesima unione tra artisti, per devolvere questa volta tutti i guadagni delle vendite, alla causa dell'apartheid in Sud-Africa. Con Sun city riescono pienamente nel loro intento. Chi avrebbe bisogno d'aiuto, musicalmente, è l'italia che sembra vivere un'anno di stallo. Anche se i successi non mancano solamente in pochi tengono alta la nostra bandiera: Spagna con Easy lady, il mitico Dan Harrow che ci regala ancora due successi da ballare ed ascoltare Catch the fox e Bad boy... ma poi ci pensa lui, il magico Claudio Cecchetto che produce sotto la sua etichetta "Ibiza" i Via Verdi Diamond, ancora Taffy con Once more, e Tracy Spencer, con Run to me, una cover di un brano su etichetta "Many records" cantata da un certo Ray Foster qualche hanno prima. Vi consiglio di ascoltarle entrambe e di giudicare. Forse il peso di Cecchetto si è fatto sentire. Dall'estero non mancano i successi, tanto che qualche Dj decide di ascoltare più da vicino quale sia la tendenza musicale in voga negli altri paesi, per poi importarla anche in Italia (ma ne parleremo meglio più avanti). Degni di una menzione particolare sono i Level 42, che piazzano due successi in classifica Lesson in love (6°) e Something about you (79°). I Bronskie Beat si spaccano e nascono i Communards, comunque entrambi ci lasciano un bel ricordo, rispettivamente Don't leave me this way (16°) e Hit that perfect beat (55°), la differenza tra le due posizione lascia intendere chi abbia fatto la scelta migliore. Continua il successo dei Talk Talk con Life's what you make it, e ci arriva una piacevole ondata di dance, ecco a voi: What is the colour of money? - Hollywood Beyond, Walk this way - Run DMC (un perfetto connubio tra musica Rap e Rock, un'esperimento unico), Venus - Bananarama, Touch me - Samantha Fox (ex diva "porno", almeno... così si diceva), One step - Kissing the Pink, Holiday rap - M.C. Miker "G" & D.J. Sven, Geil - Bruce & Bongo, I can't wait - Nu Shooz, Too much - Hong Kong Syndikat . Sinful - Pete Wylie.

1987

Vince La bamba dei Los lobos, ma anche quest'anno la protagonista è Madonna con Who's that girl (2°), Causing a commotion e Open your heart... e un suo "pupillo" un certo Nick Kamen che comunque lascia il segno con Loving you is sweeter than ever, e Each time you break my heart. Con non poca sorpresa di tutti ritornano i Bee Gees con You win again... e vincono ancora. Due Micheal sono protagonisti George e Jackson. George Michael (ex Wham!), si piazza al 6° con I want your sex ed all'8° con Faith, mentre Michael Jackson sforna un bellissimo LP Bad, da cui piazza l'omonimo singolo all'11° posto. Tra gli italiani si distinguono ancora Spagna (destinata a diventare molto di più che un personaggio Dance) con Call me, e Sabrina con Boys (ennesimo talento targato Claudio Cecchetto). La crisi italiana si fa sentire, ma l'ispirazione arriverà molto presto. Chi indica la strada da seguire sono i M.A.R.R.S. (mi ricordo ancora quando entrai nel bar del mio paese e dissi:"...ragazzi c'è un gruppo nuovo fa un nuovo genere di musica... è bellissima... e loro si chiamano Mars"... ci fu una risata incredibile per via dello snack al mou e cioccolato... comunque il tempo mi dette ragione). Il brano in questione è Pump up the volume. Il significato del titolo è essenziale per capire tutto il fenomeno musicale che nacque al seguito di questa hit, e cioè che senza un buon volume e un buon impianto stereo, non si puo' apprezzare la carica di energia che riesce a trasmette questo nuovo "filone" della musica Dance. Degni di nota sono Never gonna give you up - Rick Astley, Nothing's gonna stop me now - Samantha Fox, The right thing - Simply Red, Electrica salsa - Off, I love to love - Tina Charles, Respectable e Showing out di Mel & Kim , C'est la ouate - Caroline Loeb, It's a sin - Pet Shop Boys (un gruppo destinato a lasciare un segno nella storia della Dance '80), Running in the family - Level 42, Dance around the world - Richenel, Mia bocca - Jill Jones, Word up - Cameo, Wishing well - Terence Trent D'Arby (attenzione perché Terence T. D'Arby nonostante la sua apparizione da buona "meteora" è destinato a diventare una Stella nel panorama mondiale), Skin trade - Duran Duran (ci riprovano ancora), City lights - William Pitt, Living in a box - Living in a box, Celebration rap - M.C. Miker "G" & D.J. Sven, Shattered dreams - Johnny Hates Jazz Rumors - Timex Social Club, per finire con tre personaggi di tutt'altra "razza" musicale che si insericsono di prepotenza nei programmi dei Dj in discoteca: i Depeche Mode con Never let me down again poi c'è Sting con We'll be togheter per finire con Little Steven e la sua Better fruit.

1988

Mamma mia, povera Italia. Per darvi un'idea eccovi alcuni brani che hanno occupato le classifiche di vendita, secondo me indegnamente: C'è da spostare una macchina di Francesco Salvi (ottimo comico... ma con la musica...), poi Charlie che ne piaza due, Faccia da pirla e Susy scusa, oltre a due discreti rifacimenti, tra cui De nuovo tu di Betti Villani e La mia banda suona il rock di Ciao Fellini. Ci esalta invece Tullio De Piscopo con le sue percussioni, in Andamento lento, e ancora una volta imperversa Claudio Cecchetto. Questa volta esplode il suo "pupillo" Jovanotti che piazza 5 brani in classifica di cui uno sotto le spoglie di Gino Latino. I brani sono Gimme five - E' qui la festa? - Gimme five 2 - Mix remix e Yo. Comunque, nel complesso non è un'annata buona per la Dance italiana, anche perché i discografici si muovono in una direzione, mentre i Dj in quella opposta. Il "filone Dance" preferito dai Dj Italiani è l'House Music" che seguirà, d'ora in avanti, un percorso tutto suo, fino a diventare un fenomeno esclusivo, di moda... insomma sarà quel fenomeno chiamato "tendenza". I gruppi più rappresentativi di questo genere (anche se agli albori) sono gli S-Express (Theme from S. Express e Superfly guy) e Yazz (con The only way is up e Stand up for your love rights. Diamo uno sguardo all'estero, dove ci arrivani brani interessanti e divertenti come Gimme hope Jo Anna di Eddy Grant, Bamboleo dei Gipsy Kings e fanno ballare brani quali Reckless - Afrika Bambaataa & UB 40, I'm not scared - Eighth Wonder Etienne - Guesch Patti , Whenever you need somebody e Toghether forever - Rick Astley (che fa ancora centro), Ye ke ye ke - Mori Kante, Wonderful life - Black (storico), The way you make me feel - Michael Jackson (tratto da qual magnifico album che è "Bad"), Tomorrow people - Ziggy Marley (proprio lui, il figlio del grande Bob), Domino dancing e Always on my mind - Pet Shop Boys (e il loro successo continua), Need you tonight - INXS, Dance little sister - Terence Trent D'Arby (tratto dall'unico album di successo di T.T. D'arby, dove possiamo ascoltare anche Sign your name, Wishing well, If you let me stay, Rain, Let's go forward... insomma un album imperdibile). Un sound raffinatissimo riscuote molto successo, è quello dei Pasadenas che con due brani conquistano la classifica delle vendite di quest'anno Tribute e Riding on the train. Con leggerezza si inserisce Vanessa Paradis e la sua Joe le taxi, mentre in opposizione troviamo il sound dei Sigue Sigue Sputnik con Success (ascoltare per credere). Conquistano il cuore delle ragazzine i Bros con When will I be famous? e Drop the boy ma soprattutto con il loro fascino. Mentre gli Adventures ci regalano Broken land, due rock-star come Prince e gli Aerosmith strizzano l'occhio alla Dance music con Alphabet street e Rag doll.

1989

E' l'anno della svolta. Infatti i brani Dance che troviamo in classifica sono solo una debole rappresentazione del movimento di "tendenza" House, che sta muovendo le discoteche di tutta Italia. I brani che rappresentano di più questo genere, sono French kiss di Lil Louis e Good life degli Inner City, mentre dall'Italia, con orgoglio, Daniele Davoli sforna Ride on time sotto il nome di Black Box ed è un successo incredibile, anche all'estero. Grazie a questo brano l'Italia riceve una buona dose di credibilità, e ce n'era tanto bisogno (nasce la "Dance made in Italy"). Il panorama Pop-Dance (chiamiamolo cosi') vede protagonista ancora Madonna con Like a prayer e Express yourself, ancora i Simply Red con la bellissima It's only love (scoprendo poi che, in realta, è una cover tratta da un brano di Barry White... che delusione!), i Roxette con The look, Holly Johnson (ex leader dei "Frankie goes to hollywood") con Americanos e Love train, poi, da un gruppo conosciuto soltanto pochi col nome di Coldcut, nasce una stella; la voce del gruppo Lisa Stansfield, raggiunge il successo con This is the right time. Un grande piacere è poter riascoltare la voce di Donna Summer con This time I know it's for real e I don't wanna get hurt, e ritrovare anche quest'anno Claudio Cecchetto all'opera con il suo "pupillo" Jovanotti e la sua Vasco, anche se parallelamente conduce il progetto Gino Latino che riscuote un discreto successo con Welcome. Dal panorama Rock, invece, ci arrivano Lullaby dei Cure e The best di Tina Turner. L'estate del 1989 ci regala un po' di sud-america con i Kaoma, che con la loro Lambada fanno impazzire mezza Italia per poter imparare questo ballo molto... molto erotico, e Papa Winnie che invece ci fà ballare a ritmo di reggae. Dalla Francia un gruppo singolare ci propone una ballata divertente (bello anche il video ambientato nella Marsiglia "violenta"): il brano era Zoubi la mouche e loro i Les Negress Vertes.

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