Il 1990 segna il confine tra la
Dance Music e la House Music. A sua volta, la House music genera altri
"filoni" musicali da discoteca, la "Techno" che ha come
caratteristica principale sonorità più incisive alle basse frequenze (cassa
ritmica, e basso analogico), poi la "Underground", dove incide molto
l'influenza funky-soul (forse la più "musicale" dei generi
"dance" attuali) e dove c'è maggior consenso e partecipazione da
parte delle pop-star e rock-star (che chiedono l'intervendo dei Dj underground
più affermati per remixare un loro successo), il genere "Down beat",
che ha come caratteristica una ritmica lenta, appunto, e la
"Commerciale" che comprende i brani di maggior successo tra tutti gli
altri generi appena elencati (per intenderci, quelle programmate di più nelle
Radio italiane). La definizione di House Music è comunque ampliata a tutto il
fenomeno dance dal '90 in poi, per poter identificare quel tipo di musica Dance
fatta in casa. Il fenomeno House Music, quindi, interessa anche i non musicisti,
che con l'utilizzo di campionatori e strumenti musicali sempre più sofisticati,
sono in grado di comporre brani da discoteca. Ci provano in tanti, ma alla fine
bisogna fare i conti con il limite della propria bravura, e il processo di
"raffinazione" miete vittime, tanto che nelle classifiche di vendita
si nota un calo clamoroso di presenze dei brani da discoteca (forse perché sono
spariti anche i 45 giri per lasciare il posto alle "compilation" su
CD?).
Comunque i "mostri
sacri" non ci lasciano, Madonna continua la sua carriera travolgente
piazzando al 6° posto in classifica il brano Vogue, che si
ispira ad un nuovo ballo, e al 76° posto con Keep it together,
mentre il gruppo più rappresentativo della nuova ondata di musica "Techno"
sono gli Snap con The power, Oops up e Cult
of snap, seguono i Technotronic con Pump up the jam e Get
up. Per quanto riguarda invece la "Downbeat", un gruppo sopra
tutti: i Soul II Soul che con A dreams a dream, Get a
life e People fanno storia. Segue un remix di un brano
anni '80 della Sos Band (Just be good to me) dal titolo Dub
be good to me, questa volta sono i Beats international. Il panorama
Italiano vede ancora i Black box fare man bassa, con Everybody everybody
e I don't know anybody else, ma l'acutezza di un Dj italiano si
spinge oltre... Stringendo un'accordo musicale con Orlando Johnson il Dj Stefano
Secchi ci regala I say yeah, splendido e indimenticabile. Una
bella sorpresa sono i Double Dee che sfoggiano una voce solista di tutto
rispetto: Dany . Ed è subito un successo, il brano è Found love.
Da sottolineare un nuovo personaggio prodotto da Claudio Cecchetto, questa volta
tocca a Fiorello conquistare la classifica con Spiagge.
Dall'estero, ci arrivano pochi successi, tra cui I can't stand it
dei Twenty 4 Seven, I've been thinking about you dei Londonbeat,
All around the world di Lisa Stansfield, Hello Afrika
di Dr. Alban, (che rispolvera le sonorità "Afro" degli anni '80) Street
tuff dei Double Trouble (quest'ultimo degno rappresentante dell'Hip-House,
fusione tra il genere Rap "Hip-Hop" e appunto la
"House-Music"). Da segnalare un brano divertente dei Jive Bunny &
The mastermixers che come una meteora passano e se ne vanno, ma lasciano un bel
ricordo con Swing the mood.
Nelle discoteche si sta vivendo il
fenomeno della tendenza, un periodo in cui la discoteca acquista una propria
identità, proponendo Dj che suonano uno specifico genere musicale. Ci sono
quindi Discoteche che "fanno" House, altre che fanno Underground,
altre ancora che fanno Techno (da cui nasce un'altro "sotto-genere"
che sarà la Progressive), o che fanno Commerciale, quindi, più importante che
mai per il Dee Jay, è scegliere quale tipo di musica proporre, per ottenere il
consenso del pubblico da discoteca. Già, perché ora il pubblico da discoteca
sa che musica vuole ballare (e ascoltare), e si divide: chi segue locali di moda
o di "tendenza" appunto, o locali che invece rimangono legati a canoni
più classici. Ma le vendite sono un'altra cosa, anche se in netto calo rispetto
agli altri anni, abbiamo comunque delle piacevoli sorprese, soprattutto per
quanto riguarda il fenomeno "Commerciale" italiano, dove troviamo
ancora i Black Box con un remix di un brano degli Earth Wind & Fire dal
titolo Fantasy, la conferma della splendida voce di Double Dee
con Dont'you feel, un grande exploit di Dj Herbie alias Dj H.
che ci regala I like it, Move your love e Think
about, e il battesimo del Dj Francesco Zappalà che con We
gotta do it si fa conoscere al grande pubblico, seguono poi Rockin'
romance - Joy Salinas, We need freedom - Antico, So
hard - L.U.P.O., Everybody - FPI Project (un gruppo
che farà parlare di se), Sucker DJ - Dimples D., Muoviti
muoviti - Jovanotti, I need you - 49ers (una granze
produzione italiana destinata a fare la fortuna di questo gruppo) per finire con
Everybody's free (to feel good) di Rozalla . Ri-esplode anche
il genere "Downbeat" che con gli Enigma riceve gli onori che merita
grazie a Sadeness e Mea culpa, poi i Banderas
con This is your life, ancora Lisa Stansfield con Change,
e i De La Soul con Ring ring ring. Dall'estero ci arrivano due
successi di Christal Waters, uno è Makin Happy e l'altro è Gipsy
woman destinato a spopolare durante tutta l'estate, poi Dee-lite con Groove
is in the heart e Milli Vanilli con Keep on running.
Nel rispetto di tutti i generi
musicali che hanno fatto tendenza, cerchiamo di suddividere i successi di
quest'anno in categorie: nella categoria "Techno" abbiamo una
splendida riconferma degli Snap che ci regalano un brano memorabile, forse il
loro più bel successo Rhythm is a dancer, e, meno popolare ma
ugualmente degno di nota Colour of love (anche se si avvicina
più al genere "Down-beat"), poi abbiamo Felix con Don't you
wan't me, DJ P.C. con Insomniak, Ramirez con Orgasmico,
i Phenomania con Whos i s Elvis?, e i Digital boy con This
is mutha fker!. Il primo successo piazzatosi bene in classifica, che
puo' rappresentare il fenomeno "Progressive" è il rifacimento di Pinocchio
dei Pinocchio, che riesce a riprendere la colonna sonora dell'omonimo film, ma
con le sonorità tipiche dell'influenza "progressive". Per
l'Underground il brano più rappresentativo è sicuramente Pride
di Clivilles & Cole . Due brani riscuotono un'incredibile successo nelle
discoteche di tendenza (forse per le sonorità usate, ma di estrazione
"commerciale"), e sono My body and my soul di Marvin
Gardens e It's a fine day degli Opus III. A rappresentare la
"Down.beat" in modo superbo, troviamo George Michael con la sua Toofunky.
Una riconferma per Madonna, star assoluta del panorama Dance mondiale (e di
tutti i tempi) con Erotica e Deeper and deeper,
e l'ennesimo successo per il gruppo che ha fatto conoscere questo genere al
grande pubblico, i Soul II Soul con Joy. Dal panorama
"commerciale" italiano ci arriva ancora una produzione firmata
Cecchetto, loro sono gli 883 che con Hanno ucciso l'uomo ragno
fanno il "botto", come i Double you (tra l'altro miei concittadini, e
scusate se ne vado orgoglioso) che sfornano un remix destinato a far ballare
tutta l'Italia e mezzo mondo: Please don't go (cover del
successo dei Kc & Sunshine band). Proseguono il loro cammino con We
all need love (anche questo un remix di un successo di Dominic
Troiano). Funziona bene anche il sound dei Black Machine che piazzano in
classifica 4 brani, How gee - Jazz machine - Funky
funky people e Movin', seguendo, poi, il destino di
ogni "meteora" che si rispetti. Proseguendo nel panorama
"commerciale" italiano troviamo ancora i 49ers con Move your
feet, ancora il Dj Francesco Zappalà con No way out,
il Dj Molella con Revolution, i Co.Ro. con Becouse the
night (un'ottimo rifacimento dell'omonimo brano di Patty Smith) e i
Datura con Yerba del diablo (che strizzano l'occhio al sound
techno). Dall'estero ci arrivano alcune conferme come Dr.Alban con It's
my life, e i London Beat con You bring on the sun.
Esplode il fenomeno della musica
dance "Commerciale". Cominciando con il Vasco che spiazza tutti con il
suo mix "doppio-uso" Gli spari sopra / Delusa, che
conquista la vetta della classifica di vendite. Rivive, per la gioa dei suoi
fans, soltanto la voce di Freddy Mercury (purtroppo scomparso a causa di una
grave malattia), grazie a tecnologie avanazatissime, con il brano Living
on my own (2° posto). Esplodono gli Ace of base con All that
she wants (3°) e The sign (35°), Haddaway con What
is love (5°) e Life (16°), i Culture Beat con Mr.
Vain e Got to get it, i nostrani U.S.U.R.A. con Sweat,
Open your mind e Tear it up, e Dj Fargetta con
Your love e Music. Il mitico Cecchetto ci
ripropone due sue creazioni come gli 883 con Sei un mito (6°
posto), Nord sud ovest est, Rotta per casa di dio,
e Fiorello con Sì o no, San Martino e Puoi,
per finire con Jovanotti e la sua Io no. Proseguiamo con i
successi Made in Italy: protagonisti sono i Datura con Eternity
e Devotion, il Dj Molella con Confusion, gli
FPI Project con Come on (and do it), il Dj Stefano Secchi con A
brighter day (un rifacimento di un brano di Eros Ramazzotti), e via di
seguito con tutte le atre produzioni "commerciali" italiane come Hocus
Pocus - Hocus Pocus, Make it right now- Aladino, Crossover
- Digital Boy, State of mind - Mephisto People have the
power - Bliss Team, Barraca destroy - Steam System, Rotterdam
'93 - Dr. D.J. Cerla . Il "resto del mondo" vede ancora una
volta Madonna occupare 4 posizioni in classifica, ma non con quel gran successo
a cui ci eravamo abituati. I 2 Unlimited ci regalano No limit e
Tribal dance, Robin S Show me love e Luv
4 luv, il Dj spagnolo Ramirez Terapia e El
gallinero, e Joy Salinas con Hands off e Bip
bip, chiudiamo questa carrellata con More and more -
Captain Hollywood Project, Dur dur d'etre bebè! - Jordy, Sweet
harmony - Beloved, What's up - D.J. Miko, Can't
we get enough? - B.G. The Prince Of Rap, Open Sesame -
Leila K, The key: the secret - Urban Cookie Collective, per
finire con due brani che definire "downbeat" è troppo, comunque, di
ritmo più lento sono Informer - Snow, Would I lie to
you? - Charles & Eddie.
E' l'anno della Dance "Made
in Italy". Con The rhythm of the night Corona fa il giro
del mondo, e il suo produttore, il Dj Lee Marrow (che suonava nella discoteca
dove ho cominciato a ballare), si conferma come uno dei più bravi produttori
Dance italiani della storia. Non dimentichiamoci pero', che dietro il successo
di Corona e di altri artisti (come i Double you di Please don't go),
c'è l'etichetta discografica "DWA" di Savage, un'artista noto agli
appassionati della Dance anni '80 per il grande successo della sua Don't
cry tonight. Altri brani italiani comunque, cavalcano le posizioni più
alte della classifica delle vendite, brani come Sweet dreams di
La Bouche (2° posizione), e il 4° posto di It's a rainy day,
che insieme a Think about the way decretano l'anno fortunato di
Ice MC, altro artista dell'etichetta DWA. Un'altro personaggio che lavora dietro
le quinte è Bortolotti, che con la sua etichetta Media Records, diventa il
miglior antagonista di Savage. Suoi i successi dei 49ers quali Move on
baby - U got 2 let the music - U & me
e Move it up - Cappella. Il resto del panorama Dance
"Commerciale" comprende anche i 2 Brothers on the 4th floor con Dreams
- Let me be free e Never alone, ancora i
Datura con Fade to grey e The 7th allucination,
Silvia Coleman con All around the world e Take my
breath away, i Da Blitz con Stay with me e Let
me be, Einstein Dr. Dj con Automatik sex e Elektrowoman,
Moratto con La pastilla del fuego e La fuerza pagana,
gli Outher Brothers con Pass the toilet paper - Don't
stop (Wiggle wiggle) e La la la hey hey, Ava &
Stone con Bye baby e Yeh yoh. Sono, secondo
me, i più innovativi Jam & Spoon che con Right in the night
e Find me fanno letteralmente sognare.
Come già detto in precedenza,
ormai le Discoteche sono diventate luoghi di culto per la moda, e si
sperimentano nuovi generi musicali, l'abbigliamento diventa sempre più
importante, e la trasgressione sembra aver trovato casa, segnando una definitiva
spaccatura con il mondo della Radio. Quello che ascoltiamo in questi anni alla
Radio, infatti, non sempre corrisponde a quello che viene suonato dai migliori
Dj italiani, o almeno da quei Dj che si sono fatti conoscere proponendo musica
di "tendenza". Sono pochi i Dj che riescono a trovare locali dove
poter suonare il cosiddetto genere "commerciale" (o
"radiofonico" se preferite), comunque, per loro, i dischi da suonare
non mancano, come lo dimostra la classifica di vendite di questo 1994, che ci
saluta ricordandoci di ballare ancora The rhythm is magic -
Marie Claire D'Ubaldo, The summer is magic - Playahitty, Animalaction
- Paraje, The mountain of king - Digital Boy, Gam gam
- Mauro Pilato & Max Monti, Change - Molella, Saturday
night - Whigfield, Bomba - Ramirez, Brothers
in the space - Aladino, Short dick man - 20 Fingers, Strange
love - Kina, Hymn - Cabballero, Tonight is the
night - Le Click, Point of no return - Centory, This
time - Fargetta, Drive me crazy - U.S.U.R.A., Look
who's talking - Dr. Alban, Return to innocence -
Enigma, Get on up - Giorgio Prezioso, Medley -
Gipsy Kings, Sex drive - Glam with Pete Burns, Sunshine
after the rain - New Atlantic, Go! - Bliss Team, Dance!
(If you cannot) - Alter Ego & Daisy Dee, per finire con Wet
- JT Company. Una nota di merito (forse andava fatta prima) va a "Radio Dee
Jay" e "Radio Italia Network", che con il loro contributo hanno
permesso alla musica Dance "non di tendenza" di rimanere a galla.
E' incredibile vedere la
classifica del '95 dove i primi venti posti sono tutti occupati da brani Dance.
Segna il ritorno della "Down Beat", con l'aggiunta di un nuovo
ingrediente (il "Rap"), Gangsta's Paradise di Coolio
(1° posto), segue un brano legato ad una pubblicità di una marca di jeans
molto famosa, Boombastic di Shaggy (al 2° posto), entrambi
molto ballati nelle Discoteche di musica Dance "commerciale". Dal 3°
posto in poi comincia l'invasione, con The colour inside (1°
posto) e Round and around i Ti.Pi.Cal. si confermano gruppo
dell'anno, segue Scatman's world - Scatman John, Missing
- Everything But The Girl (remixata molto bene da Dj Todd Terry), Hideaway
- De'lacy, Be my lover - La Bouche, Dancing with an
angel - Double You (forza paisà), e un'altro incredibile anno di
Corona e del suo produttore, il Dj Lee Marrow, che con Baby baby
- Try me out e I don't wanna be a star non
conquistano la vetta, ma si piazzano tutti e tre nei primi venti brani più
venduti del 1995. Seguono ancora All I need is love - Indiana, Your
loving arms - Billie Ray Martin, Lick it - 20 Fingers,
Me and you - Alexia & Double You (ennesimo centro
dell'etichetta DWA), Angel - Jam & Spoon, Wrap me
up - Alex Party, Infinity - U.S.U.R.A./Datura e un
fantastico rifacimento del famoso brano dei Bee Gees Stayin' alive
da parte di N-Trance. Continua il successo dell'etichetta DWA che ci regala i
Netzwerk, un gruppo composto da Dj toscani, che realizzano due tra i più bei
brani della "Dance Made in Italy" di questi ultimi anni: Memories
e Passion. Continua il successo dei Da Blitz con Movin'
on e Take me back, e dei Bliss Team Hold on to
love e U make me cry, anche loro simboli della Dance
"italiana" di questi ultimi anni. La classifica prosegue con
tantissimi brani Dance, e cerchiamo di citare i più importanti: Angeli
domini - Datura, Space cowboy - Jamiroquai (un'artista
che sembra far parte del mondo Dance anni '90, ma destinato a diventare un punto
di riferimento per gli amanti del "Funky" in puro stile anni '70), Two
can play that game - Bobby Brown, The power to move ya
- Ziggy Marley (ciao pa'), Nowhere land - Club House & Carl,
3 is family - Dawson,Dana, Feel it - J.T.
Company (secondo me, ancora adesso, uno dei brani più belli della Dance anni
'90, grazie al Dj Joe T. Vanelli produttore appunto dei J.T. Company), Midnight
- Fargetta (che zitto zitto sforna un grandissimo pezzo... ascoltare per
credere) Tell me the way - Cappella, Spaceman
- U.S.U.R.A., Zombie - A.D.A.M. & Amy, Eternally
- Quadran, Boom boom boom - Outhere Brothers, The bomb
- The bucketheads, Quiero volar/I wanna fly - G.E.M., Wonder
- DJ Cerla & Moratto, doppio successo per Taleesa con Let me be
e Burning up, ancora il Dj Molella con Originale
radicale musicale, per chiudere con Shimmy shake - 740
Boyz & 2 In A Room sulle orme dei Oothere Brothers. Chiuderei salutando una
grande artista che lascia definitivamente il mondo della Dance (che gli ha
regalato molte soddisfazioni), per entrare di prepotenza in quello molto più
vasto (e redditizio) di "Sanremo" e della musica leggera italiana...
ciao Ivana Spagna.
Da troppo tempo ormai i colossi
delle Radio-Network bombardano gli ascoltatori con programmi fatti su misura per
il pubblico "da discoteca", e chi vuol fare soldi vendendo dischi non
può certo lasciarsi scappare un'occasione del genere. Fu cosi che il 1996
diventò l'anno del ritorno di quei Dj che fino a quel momento avevano seguito
il fenomeno "di tendenza", tornando alla grande, con produzioni
discografiche di tutto rispetto. Anzi, posso affermare con certezza, che i brani
di seguito elencati sono quanto di più bello ci si potesse aspettare dalla
fusione tra le sonorità di "tendenza" (in questo caso provenienti
dalla "progressive") e quelle della musica Dance
"commerciale" del momento. Vi basti solo sapere che questi brani sono
stati ascoltati dal Giappone agli Stati Uniti (addirittura uno di questi fu
inserito nella colonna sonora del telefilm "Baywatch"), e sono stati
creati da un Dj italiano. Grazie Robert Miles per averci fatto ascoltare e
ballare Children, Fable e One and one.
Grazie anche al Dj Mauro Picotto che sotto la firma R.A.F. by Picotto ci regala Ocean
Whispers, Bakerloo simphony e Angel's simphony.
Grazie al Dj Gigi D'Agostino per la collaborazione con Picotto in Angel's
simphony, e per le sue Gigi's Violin e New
year's day. Grazie, infine, anche a Dj Dado che con X-files
e Metropolis si inserisce tra i grandi di questo 1996. Non per
demeriti, ma perché purtroppo hanno piazzato solo un brano in classifica, va un
riconoscimento speciale al Dj Mario Più per il suo successo Dedicated,
e al Dj Roland Brant per la bellissima Hyperspace (ciao Roland!).
Il grande abbraccio della musica di "tendenza" alla musica
"commerciale" continua con Profondo rosso - Flexter, Encore
une fois - Sash!, Seven days and one week - BBE
(grande Emanuel Top!), Clap on top of me - M.U.T.E., e Sky
plus - Nylon Moon . Un grande ritorno anche del "Down beat",
che prosegue "influenzata" in modo positivo dal filone Rap, con i
Fugees, e le loro Killing me softly, Ready or not
e No woman no cry ridanno una manciata di gloria a questo
genere che sembrava come dimenticato. Di supporto arrivano anche Bohemian
rhapsody - Braids, Fastlove - George Michael, California
love - 2Pac e What's love got to do with it di Warren
G.
Mentre in Italia si sta ancora
sperimentando questo genere, ecco spuntare gli Articolo 31 con Tranqi
funky, indicando il percorso a chi verrà dopo di loro. Tralascio
appositamente il discorso sui fenomeni Take That e Spice girls, che nulla hanno
a che vedere con il movimento Dance (mentre invece hanno tutto da condividere
con il "mondo" capitalista-spremi-limoni-arraffa-oggi-che-è-meglio-di-domani),
si riconferma idolo per gli amanti dello stile anni '70 Jamiroquai con Cosmic
girl e Virtual insanity. In Italia esplode un'altra
distribuzione DWA, ed anche lei è una "del paese mio" (La Spezia): la
grande voce di Alexia esplode con Number One e Summer
is crazy, mentre ci arrivano segnali di vita anche da parte dei Datura
con Voodoo believe, dai Ti.Pi.Cal. con It hurt
e Why me, e dai Da Blitz con I believe.
Dall'estero ci arrivano i Livin' Joy con le ballatissime Don't stop
movin' e Follow the rules, Tori Amos con Professional
widow, Boris Dlugosh con Keep pushing, e solamente la
voce (ci mancherebbe altro) di Bob Marley, che rivive grazie alle moderne
tecnologie, per poter farci ballare What goes around comes around.
Riapriamo una parentesi a favore dei Dj produttori discografici con Molella e la
sua invenzione Gala con Freed from desire, al Dj Franko
Moiraghi e la sua Feel my body, e il Dj Todd Terry con un
rifacimento anni '70 dal titolo Keep on jumpin'. Da suonare e
ballare anche Killing me softly - Regina, Make the
world go round - Sandy B, So in love with you - Duke, Don't
worry - Clutch, e Running in real time di T-Move
Experience un'ennesima grande produzione toscana.
Un'anno di conferme, e di
sorprese, questo 1997 ci regala grandi emozioni, e molti brani da ballare e
ri-ascoltare. Il primo posto in classifica è occupato da Puff Daddy & Faith
Evans che re-arrangia magistralmente un brano dei Police (forse il più bello) Every
breath you take, re-intitolandolo I'll be missing you,
"cuocendolo" a ritmo lento e con un pizzico di Ra", sfornando uno
dei più ballati "down beat" della storia. Ancora un Dj, ancora
italiano... che ci volete fare... siamo i migliori! il Dj Molella rilancia e
vince ancora con la sua produzione Gala, guadagnandosi la 2° posizione con Come
into my life e la 4° con Let a boy cry. Grande
sorpresa dell'anno sono gli Aqua che impazzano con Barbie Girl
al 3° posto, la spagnola Paradisio con Bailando e Vamos
a la discoteca, l'argentino Ricky Martin con Maria (un
dos tres... un-passito-bailante mariaaaa!) e, per toglierci subito il dente, 2
the night - Fuertezza, Belo horizonti - Heartist, El
talisman di Rosana e Tic tic tac dei Los Locos (quelli
della Macarena), che danno un sapore decisamente estivo a questa classifica. Ma,
secondo me, gruppo dell'anno sono i Daft Punk, che non so come, riescono a dare
nuova linfa alla musica da discoteca. Geniali e francesi, ci regalano Around
the world e Da funk, che fanno parte di un'ellepì
sonoricamente all'avanguardia, con brani arrangiati in modo strepitoso. In
Italia sfondano Simone Jay con Wanna b like a man e Midnight,
Dj Dado con Coming back e Revenge, e, da
un'unica firma (conosco solo il cognome: Verde - ma complimenti lo stesso)
nascono i Blackwood con The ride on the rhythm, My love
for you, I am e i Chase con Obsession
e Stay with me. Altro materiale italiano, ma soprattutto
conferme per artisti già affermati sono Alexia Uh la la la
(viva La Spezia), Robert Miles con Freedom, i 49ers con Baby
I'm yours, il Dj Molella & Phil Jay con It's a real world,
ancora i Ti.Pi.Cal. con Hidden passion e i Datura con The
sign, per finire con Alex Party Simple thing, e
U.S.U.R.A. con Open your mind '97.
Scalano le classifiche di vendita
anche due famosissimi Dj italiani di "tendenza" quali Mario Più che
si avvale della preziosa collaborazione di un'altro Dj affermato come Mauro
Picotto, sfornando No name, e il bellissimo, abbronzatissimo,
biondissimo, bravissimo (...è di La Spezia anche lui) Dj Ricky le Roy con la
sua First Mission (ciao Ricky). Vanno citati per dovere di
cronaca, Discotheque degli U2, Space up your life
delle Spice Girls, Everybody dei Backstreet Boys (i nuovi Take
That), Man in black di Will Smith, Don't cry for me
Argentina di Madonna, Thumbthumping dei Chumbawamba, Breathe
dei Prodigy, Alright di Jamiroquai, Laura non c'è
di Nek e La primavera di Marina Rei, tutti brani non
propriamente Dance nello stile anni '90 (forse pop-dance, come succedeva a metà
anni '80), ma che comunque ci hanno fatto ballare, vuoi perché non se ne poteva
fare a meno (visto il "bombardamento" a cui eravamo sottoposti), vuoi
per una componente "cinematografica" (il caso di Madonna e Will Smith),
sono comunque protagonisti di questo 1997. Mi dimenticavo del 7° posto occupato
dalla stranissima ma ballissima From disco to disco di
Whirlpool Productions, e di tutti gli altri brani che completano questa
carrellata sul '97, come Free - Ultra Naté, It's like
that - Run DMC Vs. Jason Nevins, Stay - Sash
(intelligente accostamento tra un cantato melodico alle dure sonorità
"progressive"), Da ya think I'm sexy - N-Trance &
Rod Stewart, Disco fever - Carl & Music Mind, Spiller
from Rio - Laguna, What's up daddy - Skuba, Falling
in & out of love - Bob Marley (che rivive ancora grazie ai "campionatori"...
li avrà usati anche Gesù per far parlare Lazzaro?), Beach ball
- Nalin & Kane, Oh what a life - Gloria Gaynor (... toh !
Chi si risente!) e Breakout - Jimmy Cliff.
Ci aiutano a vivere un'estate
spensierata i successi estivi di Ricky Martin La copa de la vida,
dei Los Umbrellos con No tengo dinero, Dario G. con Carnaval
de Paris, Another star - Coimbra e di Paradisio con Bandolero.
Continuano le produzioni discografiche di Dj italiani, il più prolifico è Gigi
D'Agostino con Elisir - Cuba Libre e More
gin lemon (un'evidente un'appassionato di cocktail), Molella con With
this ring let me go (bellissimo rifacimento di Let me go
degli Heaven 17) e le sue due produzioni Gala con Suddenly e
Soundlovers con Surrender, Dj Dado con Give me love
e Ready or not, Mario Più con All i need e Sexy
rhythm, Mario Fargetta che produce i Temperer con i due successi Feel
it e If you buy this records, infine
Dj Paola Peroni -
Dj Ottomix
e Pieradis Rossini che producono i Bacon Popper con Free. Dall'estero possiamo
apprezzare le produzioni di altri Dj come Sash! con Mysterious times
- Move mania e La primavera, poi il Dj Mousse
T con Horny '98, Ralphi Rosario con Take me up,
David Morales con Needin' you per conludere con Novy vs Eniac e
Superstar. Dal panorama pop-dance ci arrivano Life
- Des'ree, Frozen - Madonna, Outside - George
Michael, Deeper underground - Jamiroquai (ormai passato tra i
grandi della musica pop-dance), Crush - Jennifer Paige, Gettin'
jiggy wit it - Will Smith. Per il genere "Down beat-rap",
degni rappresentanti sono i brani Ghetto supastar - Pras Michel
f. ODB, The boy is mine - Brandy & Monica, Everything's
gonna be alright - Sweetbox.
La Dance "commerciale"
di casa nostra vive un buon momento come lo dimostrano personaggi come Neja con Restless
e Shock, Alexia con Gimme love e The
music i like, i Blackwood con Peace e Friday
night, gli X-treme con Love song, Gaya con It's
love, Simone Jay con Luv thang, i Ti.Pi.Cal.
(destinati a sciogliersi nel 1999), i Fifty fifty con Tonight I'm
dreaming, e Nina con I'm so excited, riceve anche il
battesimo da parte del pubblico delle discoteche un'artista destinato a
diventare una grossa sorpresa tra i giovani di Sanremo '99, Alex Britti con Solo
una volta. Ci accompagnano e ci fanno ballare durante il 1988 anche Music
sounds better with you - Stardust, Doctor Jones e My
oh my degli Aqua (ormai diventati un vero e proprio fenomeno Dance), We
like to party e Up and down dei Vengaboys (io la
definisco musica da aerobica... ascoltatela e poi ditemi), Looking for
love e If we try per Karen Ramirez, King of my
castle - Wamdue Project, Hablame luna - Basic
Connection, Bamboogie - Bamboo (abile rifacimento di Get
down tonight dei Kc & Sunshine band), Lararari (canzone
felice) - Santos & Sabino, On the top of the world
- Diva Surprise, Singin' in my mind - Boys R Us, Where
you are - Rahsaan Patterson, Found a cure - Ultra Naté
e l'unico vero rappresentante del fenomeno musicale di "tendenza", e
cioè Storm di Storm .
E' proprio vero che il vino più
invecchia e più è buono... che c'entra? Se vi dico che è buona come il pane
il paragone non regge, perché il pane dopo qualche giorno diventa duro come un
sasso. Sto cercando di introdurre Cher (che fatica)
incontrastata regina del panorama Dance '99, con 3 hit in classifica che nascono
tutte in versione MIX, adatte cioè ad essere suonate nelle discoteche. Sto
parlando di Believe (3° posto), Strong enough
(84° posto) e Dov'è l'amore (74° posto). Il "re"
del 1999 è invece un piccolo uomo, di colore, con i baffetti, tutto vestito di
bianco... a primo impatto l'ho scambiato per Kid Creole, e mentre ascoltavo il
suo brano sono rimasto incantato da come si amalgamavano bene un
"campionamento" di Mambo ed una base Dance... così bene da farmene
subito innamorare. Non mi sbagliavo, perché Mambo n°5 è
stato uno dei dischi piu' ballati del 1999, grazie alla mente geniale di Lou
Bega. L'altezza quindi, come venne dimostrato (se mai ce ne fosse stato
bisogno), non è un fattore determinante per il successo di un musicista, come
lo ha dimostrato anche Emilia, descrivendoci il mondo visto dai
suoi occhi: Big big world, un altro grande successo Dance del
1999.
Ma l'Italia dov'è? Il Bel Paese
sembra dormire sugli allori, ma all'improvviso esplode una vera "bomba
atomica musicale". Tre Dj torinesi, già famosi negli anni 90 grazie alle
loro fortunate produzioni Dance, diventano il gruppo musicale Dance piu'
apprezzato nel mondo... e il mondo intero balla sulle note dell'indimenticabile Blue
(da ba dee). Gli Eiffel 65 dimostrano (se mai ce ne
fosse stato bisogno) che noi in Italia sappiamo far divertire, e lo facciamo
bene... (scusate il doppio senso). Gli Eiffel 65 a cavallo tra il 1999 e il 2000
piazzano un'altra grande Hit: Move your body, permettendo a
questi geniali ragazzi italiani di sfornare il loro primo album. Una nota di
merito va anche al regista dei loro video-musicali, che ha una pensata geniale:
quella di inventare tanti piccoli alieni blu che ballano al ritmo dei successi
degli Eiffel 65. Un successo anhe i 2 video. Ma a puntare su pupazzi virtuali o
di stoffa che siano, sono anche gli ideatori del video della Levis (nota marca
di Jeans), con quel simpatico pupazzo (di nome Eric) che balla sulle note di un
brano destinato a diventare una hit dance: Flat beat (Mr.
Oizo). Ma non dimentichiamoci pero' che a remixare per l'Europa questo
brano (e cioè a renderlo adatto alle discoteche) fu il nostro grande Dj Molella.
Riesplode Alexia
con la sua Goodbye, e ricevono gli onori per un altro successo
i Vengaboys, ricercati in tutta Europa per le loro esibizioni
live, sempre cariche di energia, come dimostra il video del loro secondo grande
successo Boom, boom, boom boom. Rimanendo in tema di belle
donne, ancora adesso invidio il noto rapper Puff Daddy per la compagna che si è
scelto: Jennifer Lopez. A parte le sue doti fisiche , ben
visibili agli occhi di tutti, dimostra di avere talento musicale da vendere,
piazzando due hit, If you had my love e Waiting for
tonight. Continuando l'esame della classifica del 1999 ci imbattiamo
nel grande ritorno di Jamiroquai, che con Canned heat
dimostra come la Dance degli anni 70 è dura da uccidere. Chi "uccide"
metaforicamente la musica da discoteca sono invece i Cartoons,
che puntano piuttosto all'immagine a scapito della creatività musicale, con la
loro Doo Dah, comunque rimanendo un brano ballatissimo nelle
discoteche (d'altronde in discoteca ci si va per ballare... o no?), anche se,
secondo me, prendere spunto da chi ci ha preceduto non è una cosa da condannare
categoricamente (specialmente in questo caso). E' proprio grazie alle origini
che certa gente fa fortuna, soprattutto quando le origini sono un papà di nome
Julio Iglesias. Enrique Iglesias, diventa, grazie anche alla
sua bellezza, il ballerino da indiviare, il conquistatore che ognuno ha dentro,
ma soprattutto ci permette grazie ai suoi successi di divertirci al ritmo latino
piu' innovativo degli anni '90: Bailamos e The rythm
divine sono i suoi due piu' grandi successi. Altro protagonista della
latin-house di fine anni '90 è sicuramente Ricky Martin, che
continua la sua ascesa verso l'immortalità con Livin' la vida loca.
Ritorniamo a bomba sull'Italia,
perché dopo gli Eiffel 65, un altro personaggio Dance è destinato a far
parlare di sé in tutto il mondo, ed anche questa volta è un Dj: Giorgio
Prezioso. La sua Tell me why diventa il brano più
ballato nelle discoteche, e più suonato dalle Radio durante tutta l'estate del
1999. Un altro Dj italiano con orizzonti piu' europei, viene soprannominato il
"Giuseppe Verdi" degli anni '90, grazie alla sua inesauribile
"vena" musicale (non ricordo neanch'io quanti dischi abbia fatto), ma
il bello è che la maggior parte delle sue composizioni sono dei veri e propri
pezzi di bravura. In questo caso Gigi D'Agostino sfoggia il suo
genio, campionando tre secondi di un brano anni '80 ("What you do it"
degli Stretch) reinventando Bla bla bla, il brano più bello e
senza senso che mi sia mai capitato di suonare. E' ancora Molella a dimostrare
la sua bravura come produttore e remixer, prendendosi una grossa responsabilità:
quella di remixare il brano di Vasco Rossi: Rewind,
dimostrando non solo di essere all'altezza ma di superare anche le aspettative.
Il 2000 è volato, accelerando ai
nastri di partenza per arrivare molto stanco e sfinito alla celebrazione del suo
finale. Non è stato un'anno col "botto" per quello che riguarda la
musica da discoteca, ma se non altro abbiamo avuto la conferma che l'House è
tornata alla grande... e siamo solo agli inizi. Un noto Dj "House" di
fama internazionale (Mousse T) riesce a dare nuova giovinezza al buon
vecchio Tom Jones con il remix di Sex Bomb (credevo fosse un Tony
Dallara d'importazione... e invece ha superato in grinta e stile le migliori
voci del panorama House internazionale).
Raffinati e indiscutibili
trascinatori i Dj House francesi alzano la voce con Lady Modjo (un brano
meraviglioso), e noi Italiani? Scopriamo con molto entusiasmo Spiller, un
Dj veneziano Doc che fa ballare nei "Club House" di tutto il mondo, la
sua Groove Jet. Scommetto che sarà un 2001 pieno zeppo di hit
"House", ne sono piu' che certo. Rimanendo in territorio italiano non
possiamo fare a meno di citare Paola e Chiara, che con Vamos a bailar
ci fanno capire quanto sia bello imparare il testo di una canzone in così poco
tempo. Grande conferma per gli Eiffel 65 che oltre a remixare brani per Piero
Pelù (Toro Loco) e i Bloodhoudgang (The bad Touch),
scalano le classifiche di tutto il mondo con Too much of heaven e Move
your body... per loro il sogno si è avverato.
All'interno dei confini ci fa
impazzire Billy More con Up & Down, che abbinato a Crime of
passion dei Bamble B (rifacimento dell'omonimo brano di Mike Oldfield)
e a My Hearts goes boom dei French Affair (importato) garantiscono
una pista piena e festosa a qualsiasi Dj. Chi invece mantiene viva la musica da
discoteca che piace tanto al sottoscritto sono Prezioso con Let me
stay ed Emergency, Gigi D'agostino con il suo album TECHNOFES
(dove è contenuta la versione remix - tanto attesa - di L'Amour Toujour)
e il grande Mauro Picotto con la sua Komodo: provate ad ascoltarle
e capirete perché amo questi artisti, arrangiamenti grintosi e suono pulito!
Analizziamo la nostra classifica
con i brani che hanno fatto parte del repertorio musicale del preascolto (i
brani che dovrebbero "scaldare" la pista di un Dj), mi riferisco a Freestyler
di Boomfunk Mc'S che portano un'ondata d'aria nuova con il loro
techno-rap molto molto aggressivo, a Madonna con Music che ci
regala un'album curato e arrangiato come solo lei sa fare (anche se ci mette lo
zampino un certo William Orbit), i Sonique con I feels so good che
trovano il successo spingendo al limite groove, acid-jazz e melodie trance.
Chi rimane legato al funky e al
soul, regalandoci pezzi di bravura che difficilmente dimenticheremo sono Whitney
Houston & George Michael con If I told you that: non so chi l'ha
scritta ma, mai frase fu più azzeccata: "La strada dell'eccesso porta al
palazzo della saggezza", perché se di saggezza musicale stiamo parlando
Whitney Huston e George Michael ne hanno da vendere (nonostante l'opinione
pubblica li abbia già giudicati e catalogati per i loro "vizietti").
Chi è bella, angelica, statuaria,
affascinante (insomma ho un debole per lei), con una voce da far invidia al
cugino di Stevie Wonder è Anastacia. La sua I'm outta love
dimostra al mondo intero che "anche se le note sono sette, volendo, la
musica si puo' ancora fare". Con Caught out there (Kelis) e Seven
days (David Craig) abbiamo la dimostrazione di quanto musicalmente il
popolo di colore possa regalare al resto del mondo. Il problema è che nel resto
del mondo sono in pochi a capirlo e a mettere in pratica questi insegnamenti...
e credetemi non vuole essere un'accusa alla musica italiana ... ma quando sento Musica
dei Gemelli Diversi (rifacimento discutibile di Paris Latino dei Bandolero),
Ti amo ti amo di Alexia (scusa Alexia) e La mossa del Giaguaro
del Piotta ... mi capite vero !!! E allora rifacciamoci le orecchie (ma
anche gli occhi) con Let's get loud di Jennifer Lopez. Se poi
invece vogliamo fare un bel po' di casino, preparate il volume a
"chiodo" e caricate il CD dei fantastici Blink 182, saltando
sulle note di What's my age again, All the small things e Adam's
song, della serie "abbassiamo i vicini che danno noia al
volume"...