A fronte dell'imprevista e precoce
saturazione del sistema RTMI, nel 1979 si pensò
all'interno di SIP ad un sistema in grado di soddisfare un maggior numero di
utenti e che possibilmente risolvesse i problemi della precedente rete. Si
dimensionò quindi il sistema per 40.000 utenze, si pensava che fossero sufficienti a
coprire la richiesta almeno fino a metà anni '90, quando c'era già all'epoca in
programma di lanciare un sistema rivoluzionario di telefonia mobile digitale a livello
europeo (il GSM).
Il
1985 vede a settembre il lancio ufficiale del sistema radiomobile RTMS (Radio
Telephone Mobile System), progettato ed
installato nel 1984 dalla ditta Italtel per conto dell'allora monopolista Sip. Il sistema
venne installato dapprima a Roma e Milano, ovvero le zone dove il sistema
RTMI aveva ormai raggiunto la saturazione.
Nel 1989 venne ultimata la copertura del segnale radio su tutto il territorio
nazionale (che comunque era estremamente più semplice da realizzare rispetto ad
una copertura totale con il sistema gsm digitale. Copertura totale che non esiste nemmeno oggi...) quando
gli abbonati al servizio erano già 71.000 da poco più di 30.000 del 1988. Si pensi che il sistema RTMS fu
pensato per soddisfare le 40.000 utenze previste nel 1995 quando si prevedeva di
passare alla rete digitale! Nel 1986, dopo solo un anno di esercizio, furono
necessari lavori di ampliamento della rete a causa di questa inaspettata
richiesta(vennero raddoppiate le celle a Roma e Milano e la numerazione
fu passata da 5 a 6 cifre).
Interessante da notare è il fatto che dopo aver coperto le medesime zone
del sistema RTMI, si è pensato alle zone di maggior afflusso turistico
(vedi immagine a fondo pagina), indice di un interesse anche verso ad
una clientela non prettamente "business" e che da li a pochi anni aprirà
le porte ad un mercato che oggi tutti conosciamo.
Il sistema RTMS era un vero e proprio sistema
cellulare; per aumentare il bacino di utenza si usarono delle celle più piccole
consentendo così il riuso delle frequenze. Il sistema inoltre operava nelle bande 450-455 MHZ per la
comunicazione tra terminale e stazione radio e 460-465 MHZ per la comunicazione
in verso opposto, in ogni banda erano allocati 200 canali radio e finalmente l'handover
era automatico, cosicchè non cadeva più la linea spostandosi da una cella
all'altra. Altro vantaggio rispetto al precedente sistema consiste nel fatto che
ogni terminale ha il proprio numero e quindi un utente da telefono sia fisso che
cellulare
poteva normalmente comporre il numero e comunicare con l'utenza richiesta
esattamente come avviene oggi. Può sembrare una cosa banale e scontata, ma come
scritto sulla pagina del sistema RTMI, negli anni
'70 i radiomobili non funzionavano in maniera così semplice....
I terminali erano di tipo
veicolare o trasportabili (a valigetta) ed erano prodotti ovviamente dall'Italtel
e da Oti (principalmente). Con il progresso tecnologico fu possibile ridurre
drasticamente peso, dimensioni e consumi energetici; fu così possibile
la realizzazione dei primi terminali trasportabili, non piccoli da stare
in una tasca, ma nemmeno grandi da occupare un bagagliaio di un'auto.
Era così possibile nelle dimensioni di una piccola valigetta poter
portare con se un telefono cellulare (che non si chiama così per le
dimensioni, ma per il funzionamento basato su "celle") ed essere così
sempre reperibili.
Nella foto a fianco un radiotelefono veicolare
Italtel M44S. Sulla sinistra l'apparecchio radio da installare nel
bagagliaio dell'auto (o dove c'è spazio e ventilazione, visto che sulla
destra dell'apparecchio si può notare il dissipatore) e sulla destra la
cornetta da mettere nella plancia
Questo sistema di telefonia cellulare era stato progettato con l'intenzione di
servire un numero di circa 40.000 utenti fino al 1995, anno in cui si prevedeva
di aderire al sistema di telefonia mobile digitale europeo operante sulla banda
di 900mhz (chiamato successivamente GSM), la saturazione però nelle grosse città
avvenne ben prima di quanto previsto. Fu così sviluppato un altro sistema e
prenderà così vita il più evoluto sistema analogico in Italia: il sistema
ETACS
Il prefisso telefonico del
radiomobile era "0333". (da non confondere con il "333"
usato nel GSM a fine secolo. Leggi l'approfondimento qui a fianco!)
la rete viene smantellata il 31
dicembre 1996. TIM (Telecom Italia Mobile) ha però consentito ad alcune migliaia
di abbonati fedelissimi del sistema RTMS di poter migrare a titolo gratuito
verso le reti Etacs o GSM ed inoltre di poter avere sostituito il proprio
apparato veicolare RTMS con un portatile Nokia Etacs (cityman 500) o GSM (2110), dotato di kit
vivavoce (inclusa anche la disinstallazione del vecchio apparato e
l'installazione del nuovo kit vivavoce). I numeri però furono cessati e
dismessi.
Come tutte le reti analogiche anche il sistema RTMS era molto
fragile sul versante sicurezza ed era quindi estremamente semplice da
intercettare e facile da clonare