Il sistema
l'acronimo originario di GSM era
Groupe Speciál Mobile ed era un gruppo di studio nato nel 1982 che a
livello europeo doveva prendere importanti decisioni sul futuro della telefonia
mobile a livello europeo, decidendo uno standard che risolvesse le numerose
problematiche dei vari sistemi che all'epoca si utilizzavano in Europa e nel
mondo.
***Verrà qui
trattata la storia del sistema GSM in generale, per leggere la storia italiana,
scorri giù dopo la barra orizzontale!***
Il problema principale era
rappresentato proprio dalla differenza dei vari standard analogici adottati nei paesi
europei: ognuno aveva preso decisioni diverse con il risultato che un
telefonino comperato in Italia funzionava solo in Italia perchè incompatibile
sia a livello software che hardware per comunicare con i sistemi esteri. Si
pensò quindi che uniformando il sistema a livello europeo potesse aprirsi un
maggior business consentendo agli utenti di usare il proprio telefono in tutta
Europa e stringendo quindi accordi bilaterali tra i vari gestori.
La seconda problematica era quella
della qualità audio, doveva essere di buon livello e non avere i problemi tipici
delle reti RTMI (o simili in Europa) utilizzate
in quegli anni, ovvero l'allontanarsi dalla stazione radio non doveva degradare
la qualità del segnale.
Dovevano essere risolti
anche i problemi legati alla sicurezza sulla clonazione e
sull'intercettazione delle telefonate, cose relativamente semplici con
le linee analogiche dato che non era possibile criptare il segnale
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F.A.Q. sulla clonazione dei cellulari analogici |
Si voleva inoltre un sistema in
grado di offrire nuovi servizi all'utenza, che avesse un basso costo di gestione
e che fosse compatibile con il sistema digitale ISDN riservato alle linee fisse.
Nel 1982 la CEPT (Conférence
Européenne des Administrations des Postes et des Télécommunications) istituisce
un gruppo speciale per lo studio di un insieme uniforme di regole per lo
sviluppo di una futura rete
cellulare pan-europea: il Groupe Spécial Mobile da cui GSM.
1984: istituzione di 3 Working
Parties (WP1-3) per la definizione di servizi da offrire in GSM: l’interfaccia
radio, i formati di trasmissione e i
protocolli di segnalazione, le interfacce e l’architettura di rete.
Dopo 3 anni di studi, nel 1985 venne
presa la decisione di adottare il sistema digitale, in netta controtendenza con
il sistema americano AMPS ed i sistemi europei
che andavano per la maggiore, ovvero il sistema TACS/ETACS
e il sistema NMT. Viene rilasciata la definizione
della lista di raccomandazioni che il GSM deve produrre (circa 130: 1500 pagine
in 12 volumi).
I vantaggi principali del
digitale rispetto all'analogico erano rappresentati dal fatto che il
segnale digitale è molto meno soggetto al "rumore" e quindi il degrado della
qualità audio nella conversazione risulta essere minore rispetto all'analogico.
Con la tecnologia digitale è inoltre possibile crittografare il segnale in modo tale da
renderlo sicuro contro le intercettazioni. il sistema digitale consente poi di
utilizzare una singola frequenza per un maggior numero di utenti rispetto
all'utilizzo di un sistema digitale
Nel 1987, una volta affrontati
i problemi tecnici e politici delle varie nazioni si procedette alla stesura di
un accordo internazionale, il Memorandum of Understanding MoU.
Nel 1989, la responsabilità del progetto GSM venne trasferita alla
European Telecommunication Standards Institute, specificatamente a un
Comitato Tecnico di ETSI. In quella sede venne ridefinito l'acronimo GSM come
Global System for Mobile Communications. Il Comitato Tecnico ha elaborato
normative, standard e specifiche tecniche descritte in dodici serie di
raccomandazioni. La prima parte delle specifiche venne pubblicata nel 1990 (PHASE
1).
Dopo la fase iniziale terminata nel 1991, in cui si è provveduto alla
definizione delle specifiche relative ai servizi base essenziali e ad alcuni
servizi supplementari, si è passati ad una seconda fase conclusasi nel 1993 (PHASE
2) durante la quale si sono integrati servizi base e supplementari.
Le quasi 6000 pagine delle raccomandazioni ETSI lasciano spazio a
flessibilità e innovazioni competitive da parte dei produttori, ma forniscono
una sufficiente standardizzazione per garantire l'effettivo internetworking tra
le componenti del sistema.
Ad ostacolare la diffusione del sistema nei primi anni '90 in Europa fu il
fatto che il sistema era all'inizio della sua evoluzione e quindi presentava
piccoli problemi di gioventù che necessitavano di essere risolti; la copertura
di rete era difficile da rendere capillare come quella analogica che peraltro
era già attiva ed espansa a sufficienza, i telefoni GSM, essendo una novità
anche per i produttori, erano molto più grandi e pesanti di quelli analogici.
Basti ad esempio pensare che nel 1991 Motorola vendeva il modello "1000" gsm ed
i MicroTAC analogici (circa 2kg contro 350
grammi), nel 1992 venne
introdotto il DynaTAC GSM e solo nel 1994 i
MicroTAC erano anche digitali.
Il sistema GSM riscosse un enorme successo a livello internazionale, tanto
che moltissimi altri paesi nel mondo lo adottarono come standard.
La storia del
sistema digitale GSM in Italia (Global System for Mobile Communication) comincia
verso la fine del 1990 quando vengono installate a Roma le prime centrali. Viene
ufficialmente attivato il sistema in
fase sperimentale nell'autunno del 1992 sull'asse autostradale Milano-Napoli e
Torino-Venezia più ovviamente i principali centri urbani del percorso (La
costruzione della rete nella prima fase è stata affidata a due consorzi: il
primo formato dalla Ericsson e dalla Italtel si è occupato dell’installazione di
MSC e BSS lungo la linea Roma-Firenze-Bologna-Milano, il secondo composto da
Siemens, Ote e Marconi, ha installato i BSS (Base Station System) nelle
città di Napoli, Venezia e Torino). Nel 1993 c'erano
circa 30.000 "utenze amiche",
ovvero clienti SIP che han accettato di usare il
GSM in questa fase "sperimentale" al fine di testare il sistema e la rete. Il
lancio commerciale al pubblico cominciò
ad aprile del 1995 dall'allora monopolista (anche se per poco, leggi
QUI
) SIP.
Ad ottobre del 1995 gli
abbonati alla rete GSM sono 170.000, erano 45.000 ad aprile 1994 e
raggiungeranno la parità con gli abbonati ETACS a metà 1997.
Nell'ottobre 1996 (a luglio i telefonini sono 4,5 milioni in Italia, oltre 1
milione i gsm e Omnitel ha 300.000 clienti) Tim introduce le carte prepagate ricaricabili, sottostimando
la domanda in un rapporto da uno a dieci (la domanda effettiva si è dimostrata
dieci volte maggiore alle previsioni). Le TIMcard risultano per moltissimo tempo
introvabili. L'avvento della formula prepagata, ripresa successivamente anche da
Omnitel, ha rappresentato il fattore chiave per la diffusione dei telefoni
cellulari in Italia. A testimoniare il successo della tecnologia GSM fanno il
loro ingresso sul mercato italiano due nuovi operatori, Wind (1/3/1999) e Blu
(15/5/2000).
Anche con il sistema GSM riemergono le vecchie problematiche di saturazione
della rete e per ovviare a ciò nel mese di marzo del 1999 viene introdotto in Italia il sistema GSM a
1800mhz. La possibilità di usare una frequenza doppia sinteticamente ha il
vantaggio di consentire a questo sistema di poter 'gestire' un numero maggiore
di utenti contemporaneamente e questo rappresenta un grande vantaggio
soprattutto nelle zone urbane densamente popolate, dove il sistema a 900mhz alle
volta mostra i suoi limiti, lo svantaggio è che una cella a 1800mhz è di dimensioni minori rispetto a quelle del sistema
tradizionale a 900mhz; quindi risulta difficile coprire in maniera capillare il
territorio; cosa che nelle città non ha una grossa importanza. Utilizzando un telefono 'dual-band'
è possibile utilizzare indistintamente e in modo automatico le due bande di
trasmissione (900 e 1800mhz); l'utente non si accorge di nulla.
Il sistema a 1800mhz nasce per integrare il sistema a 900mhz, soprattutto nei
grandi agglomerati urbani, e non per soppiantarlo. In America il sistema GSM
opera a 850Mhz ed il GSM ad alta frequenza a 1900mhz; si pone quindi il problema
per chi viaggia tra un continente e l'altro di poter usare il medesimo
apparecchio. Nascono così i telefoni "triband" che consentono di operare in 3
frequenze: gli americani 850/900/1900 e gli europei 850/900/1800 che son quindi
in grado di operare al pieno delle potenzialità della rete nel luogo di vendita
(e quindi di maggior utilizzo per l'utente) e nella frequenza "base" dell'altro
continente. Il problema vien definitivamente risolto con i cellulari
quadri-band.
L'evoluzione del sistema GSM è stato GPRS ed EDGE. Tutto ciò che viene dopo,
a partire da 3G ***NON*** è GSM e non ci assomiglia per nulla. L'unica cosa che
c'è in comune è che son reti digitali.
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