Negli anni '60, quando Sip pensò di attivare in
Italia un servizio di telefonia cellulare, pensò anche ad un prodotto, legato sempre
alla rete mobile, che consentisse all'utente di essere sempre reperibile, ma
che fosse molto più economico di un telefono cellulare. Nacque così l'idea di un
servizio di "radioavviso".
Il servizio di radioavviso veicolare fu attivato nel
Lazio a partire dal 1972 e successivamente nel resto d'Italia
L'evoluzione "tascabile" del sistema di radioavviso
(che come visibile sulla foto sopra era comunque un apparecchio ingombrante da
sistemare in auto) fu il teledrin. Il teledrin ha cominciato la propria diffusione
all'inizio degli anni '80, sfruttava la rete rtmi con questo apparecchio (1982,
notare il vecchissimo logo Sip)
Il teledrin ha trovato ampi consensi da parte
dell'utenza anche con gli apparecchi funzionanti su rete etacs dei primi cellulari, ed era il
metodo più economico per essere sempre raggiungibili.
Teledrin Motorola
Non poteva effettuare chiamate, nè riceverne. La sua
unica funzione era quella di avvisare l'utente che qualcuno lo stava cercando.
Nei primi modelli c'erano delle luci che si accendevano in corrispondenza ad
alcuni numeri preimpostati quando questi ultimi chiamavano (ad esempio la prima
luce corrispondeva a casa, la seconda a ufficio... ecc ecc...); nei
modelli più recenti, dotati anche di vibrazione, c'era un display che
visualizzava il numero che cercava di mettersi in contatto. A questo punto il possessore del teledrin sapeva chi
voleva mettersi in contatto con lui e doveva quindi
cercare un modo per chiamare quel numero, modo che solitamente era rappresentato
da una cabina telefonica.
Rispetto ai coevi telefoni cellulari era molto
leggero e compatto, funzionava (almeno il modello della foto sopra) con una
comunissima batteria stilo ed aveva una ottima autonomia.
Conobbe la sua maggior diffusione nel 1993, con
l’introduzione, del servizio “Family” dell’allora SIP,
che prevedeva un abbonamento piuttosto economico (pari a 10.000 lire mensili) mentre prima di tale
data era utilizzato prevalentemente in ambito lavorativo.
per chiamare un teledrin si spendeva l'equivalente
di uno scatto telefonico (127 lire + iva) e non si aveva conferma dell'avvenuta
recezione del messaggio.
La numerazione era composta da 6 cifre
precedute dal prefisso 168
A segnare la fine del teledrin, la chiusura della
rete e-tacs alla quale si appoggiava per il funzionamento il 31 dicembre 2005
quando comunque era già caduto nel dimenticatoio di molti utenti, soppiantato
dai cellulari e dal sistema gsm.
Ecco lo spot pubblicitario del teledrin
Era anche possibile inviare messaggi ai teledrin con la seguente procedura:
Chiamare lo 036666 settando il modem a 300 o 1200
Baud con 7 bit di dati, parita' Even, 1 bit di stop, emulazione TTY-ANSI (1200
7E1). Al messaggio "ID=" battere "M" (chiamata manuale). Verra' richiesto
il numero del Teledrin (Frase: "Enter subscriber number") e poi quello del tipo
di msg. (Frase: "Enter post digit"); in Italia come post digit per gli
alfanumerici e' abilitato solo il 4 per i messaggi numerici ed alfanumerici ed
il 3 per quelli a solo tono. La centrale riconosce automaticamente il tipo di
Teledrin (e' possibile in tal modo inviare msg. anche a Teledrin numerici od a
solo tono). Infine, verra' richiesto di inserire il msg. Dopo l' inserimento per
uscire basta semplicemente riagganciare oppure battere al prompt BYE; se vuoi
inviare un altro msg invece, ti basta inserire il nuovo numero al prompt e
ripetere la procedura. In caso di errore o di msg. troppo lungo ti verra'
richiesta la reimmissione.
La telefonata e' tariffata come interurbana di V livello (in pratica come una
chiamata Napoli-Roma),in base quindi alla durata. Per inviare un msg. numerico
od a tono ad un Teledrin alfanumerico si poteva anche chiamare direttamente il
168 e pagare cosi' soltanto 2 scatti.